Sondaggi: quanti italiani non vogliono sottoporsi al vaccino

Antonio Cosenza

17 Aprile 2021 - 10:09

Circa il 30% degli italiani per il momento non intende vaccinarsi: lo riporta un sondaggio, a conferma che - come dichiarato dal Ministro Speranza - arriverà un momento in cui bisognerà convincere una parte dei dubbiosi se si vuole raggiungere l’immunità di gregge.

Sondaggi: quanti italiani non vogliono sottoporsi al vaccino

Sondaggi: vista il periodo mettiamo un attimo da parte quelli riguardanti le intenzioni di voto degli italiani e guardiamo a tema più attuale, i vaccini.

Il Corriere della Sera ha pubblicato i risultati di un sondaggio sulle intenzioni degli italiani riguardo alla vaccinazione contro il Covid: nelle prossime settimane, con la conclusione della campagna per le fasce ad alto rischio, si andrà avanti infatti con la vaccinazione per l’altra parte della popolazione, con la speranza di arrivare all’immunità di gregge entro l’autunno.

Come ammesso da Speranza, però, c’è il rischio di arrivare ad un momento in cui bisognerà “convincere alcuni cittadini a vaccinarsi”: il Ministro della Salute, dunque, è consapevole del fatto che esista una parte della popolazione che non sembra avere intenzione di vaccinarsi, e nel caso in cui il rifiuto dovesse essere molto diffuso si rischia di non raggiungere l’obiettivo dichiarato dell’immunità di gregge.

Questo timore è confermato dal sondaggio: ad oggi, infatti, circa il 30% degli intervistati non è così certo della possibilità di accettare la vaccinazione.

Sondaggi: il 28% degli italiani non si vaccina (per adesso)

Il sondaggio del Corriere rileva due diverse categorie di “dubbiosi”: da una parte ci sono coloro che ancora non sono sicuri di volersi vaccinare o che comunque preferirebbero prima valutare l’efficacia dei vaccini a disposizione. Questi sono saliti al 20%, chiara reazione alle notizie non particolarmente rassicuranti che hanno interessato vaccini come l’ex AstraZeneca e Johnson&Johnson.

A questi si aggiunge un 8% di intervistati che invece dichiara di non essere per niente intenzionato a sottoporsi al vaccino. Esiste, quindi, una buona parte della popolazione che andrà convinta a vaccinarsi: perlopiù si tratta di persone di condizione economica medio-bassa e bassa, dove rispettivamente - se si considerano sia i no vax che i dubbiosi - abbiamo una percentuale del 38% e del 41%.

Per quanto riguarda i no vax, la più alta concentrazione la troviamo negli elettori del centrodestra: il 18% nella Lega, il 16% in Fratelli d’Italia. Fa riflettere, invece, che tra gli elettori del Movimento 5 Stelle - i quali in passato hanno espresso posizioni critiche nei confronti dei vaccini - i contrari si attestino solamente al 6%. Gli elettori del Partito Democratico, invece, sembrano essere i più inclini a vaccinarsi (84%), così come nelle altre forze di Centrosinistra (80%).

Incertezza degli italiani sul vaccino: di chi è la colpa?

Va detto che in Italia la campagna vaccinazioni non è iniziata nel migliore dei modi ed ha proseguito anche peggio. Troppa incertezza: nel sondaggio suddetto, ad esempio, il 27% degli intervistati ritiene che non ci sia stata chiarezza tra i ruoli del Governo e quelli delle regioni.

Ma il problema principale sta anche nella poca chiarezza sugli effetti del vaccino: basti pensare che inizialmente AstraZeneca era sconsigliato agli anziati, oggi è raccomandato agli Over 60 visto il rischio trombosi tra i pazienti più giovani. E adesso anche Johnson&Johnson, annunciato come il vaccino che avrebbe risolto molti dei nostri problemi - vista anche la possibilità di una sola inoculazione - è finito sotto l’occhio del ciclone.

Mai come adesso che il Governo ha scelto di autorizzare le prime riaperture, però, la campagna vaccinazioni si fa importante: serve maggiore chiarezza a partire dagli obiettivi da raggiungere visto che in più di un’occasione - come nella promessa di arrivare a 500 mila somministrazioni al giorno entro la fine del mese - questi sono stati disattesi.

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