Erano attesi per il 16 giugno, ma secondo Confesercenti ancora non v’è traccia dei contributi a fondo perduto previsti dal Sostegni bis. Il Mef risponde: pagamenti disposti.
Con una settimana di ritardo, sono stati disposti i pagamenti dei contributi a fondo perduto previsti dal Decreto Sostegni bis. A beneficiarne sono gli operatori economici colpiti dalla pandemia di Covid-19 che avevano già ricevuto i contributi disposti dal primo Decreto Sostegni. Lo hanno annunciato, in una nota congiunta, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e l’Agenzia delle Entrate del 22 giugno.
Sostegni bis, via ai pagamenti
In particolare, spiegano il MEF e l’Agenzia delle Entrate, si tratta di 1,77 milioni di bonifici, per un totale di circa 5 miliardi di euro. A questi si vanno ad aggiungere, per un totale di 155 milioni, anche i 38mila crediti d’imposta per tutti i soggetti che avevano preferito l’altra modalità a disposizione per l’erogazione del ristoro.
I pagamenti verranno accreditati in via automatica direttamente sui conti correnti degli operatori che avevano richiesto e ottenuto il contributo previsto dal primo decreto.
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Ritardo contributi a fondo perduto, la denuncia di Confesercenti
Nella giornata di martedì 22 giugno, Confesercenti aveva protestato contro il ritardo dei pagamenti, dei quali fino a oggi non c’è traccia. L’associazione, infatti, aveva ricevuto da tutta Italia “segnalazioni di associato che non hanno ancora ricevuti i bonifici dei contributi a fondo perduto del Sostegni bis”.
Questo nonostante il titolare del MEF, Daniele Franco, aveva assicurato che “dal 16 giugno l’Agenzia delle Entrate farà partire i bonifici per tutti coloro che hanno chiesto e ottenuto il primo sostegno”.
La Confesercenti aveva chiesto al MEF e all’Agenzia delle Entrate di fare chiarezza sui motivi del ritardo. Ad aggravare il mancato arrivo dei bonifici, infatti, era il fatto che alcune attività sono ancora in attesa degli aiuti “previsti dal primo Sostegni o persino dal Ristori”.
L’associazione degli esercenti denuncia che le imprese durante la pandemia hanno visto un pesante indebitamento - “quasi 200 miliardi, tra prestiti e debiti con il fisco”. Pertanto il Sostegni bis - ora finalmente sbloccato - fornirà “alle imprese la liquidità necessaria alla ripartenza”.
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