Detrazione spese assistenza anziani 2024: regole ed istruzioni per compilare il 730

Patrizia Del Pidio

10/07/2024

Per la spesa sostenute per l’assistenza a persone anziane non autosufficienti spetta una detrazione del 19% entro determinati limiti. Vediamo come richiederla nel 730/2024.

Detrazione spese assistenza anziani 2024: regole ed istruzioni per compilare il 730

Detrazione spese di assistenza per anziani nel 730/2024, a quanto ammonta, quali sono i limiti e a chi spetta? Si tratta di una detrazione riconosciuta quando si sostiene l’onere per l’assistenza a persone anziane non autosufficienti di cui può beneficiare sia lo stesso anziano, sia un familiare. Per avere diritto al beneficio fiscale, in ogni caso, sono previste regole molto ferree anche a livello di contratto di assunzione della persona che presta l’assistenza, così come sono previsti limiti reddituali e un tetto massimo entro cui la detrazione è riconosciuta.

La stagione della dichiarazione dei redditi è nel suo pieno svolgimento: i modelli precompilati sono stati messi a disposizione dei contribuenti da parte dell’Agenzia delle Entrate dal 30 aprile per la sola consultazione. Dal 20 maggio, poi, è possibile apportare correzioni, integrazioni, modifiche ed è possibile inviare la dichiarazione precompilata.

Tra le varie detrazioni riconosciute al contribuente c’è anche quella per i costi sostenuti per servizi professionali rivolti ad anziani che non sono più autosufficienti. Si tratta di spese che, in molte occasione, sono molto alte, e per questo i familiari si chiedono come è possibile detrarre in sede di dichiarazione dei redditi una parte della spesa affrontata.

Per le spese d’assistenza agli anziani è possibile richiedere la detrazione Irpef del 19%, ma la possibilità di usufruire dell’agevolazione fiscale è limitata a casi specifici.

Inoltre, per gli anziani che richiedono assistenza domestica oltre che personale, è possibile portare in detrazione anche i contributi previdenziali e assistenziali pagati per gli addetti ai servizi domestici e familiari, ovvero colf, badanti o assistenti familiari.

Per capire quali sono i costi che rientrano nella detrazione è bene leggere le indicazioni contenute nella seguente guida.

Ecco chi può richiedere l’agevolazione, come fare per usufruire della detrazione Irpef del 19% e quali sono i documenti che bisogna conservare e presentare in sede di dichiarazione dei redditi.

Spese assistenza anziani: guida alla detrazione Irpef 19%. Beneficiari, costi e limiti

La spesa per l’assistenza agli anziani può essere portata in detrazione al 19% in alcuni casi specifici, ovvero quando il soggetto che richiede assistenza da parte di terzi non è autosufficiente, ovvero non può svolgere in autonomia le azioni della quotidianità.

A regolare l’agevolazione fiscale per le persone non autosufficienti è l’articolo 15 del Tuir, nel quale viene appunto riconosciuta la detrazione Irpef del 19% sulle spese sostenute per addetti all’assistenza personale.

La possibilità di portare in detrazione i costi sostenuti per l’assistenza da parte di colf, badanti, assistenti familiari, può essere esercitata anche quando la spesa non è sostenuta per se stessi.

In pratica, la detrazione è riconosciuta anche se la spesa è sostenuta per un familiare, tra cui i genitori, e anche se non sono fiscalmente a carico del richiedente detrazione Irpef al 19%, sempre in sede di presentazione del modello 730/2024.

Oltre alla detrazione per le spese di assistenza per gli anziani non autosufficienti è possibile portare in deduzione dal reddito con la presentazione del modello 730 o del modello Unico i contributi previdenziali e assistenziali pagati per badanti, colf e assistenti personali.

Per poter richiedere la detrazione Irpef al 19% è necessario rispettare alcune condizioni: si considera infatti detraibile soltanto il costo sostenuto per l’assistenza di persone non autosufficienti, con limiti per quel che riguarda i costi sostenuti e il reddito massimo annuo per l’agevolazione.

Ecco la guida completa a chi può richiedere la detrazione Irpef 19% sulle spese per l’assistenza degli anziani e quali sono i documenti da conservare.

Detrazione Irpef spese assistenza anziani non autosufficienti

La detrazione Irpef del 19%, come abbiamo annunciato già nelle righe precedenti, è concessa soltanto per coloro che sono non autosufficienti.

Lo stato di non autosufficienza è riconosciuta in base alla circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 2/E/2005 ai soggetti che, nello svolgimento degli atti di vita quotidiana, non sono autonomi nello svolgere almeno una delle seguenti attività:

  • assunzione di alimenti;
  • espletamento delle funzioni fisiologiche e dell’igiene personale;
  • deambulazione;
  • indossare gli indumenti.

In più, lo stato di non autosufficienza è riconosciuto anche agli anziani per i quali è necessaria assistenza continuativa. In ogni caso, per la determinazione del requisito per richiedere la detrazione Irpef 19% è necessaria la certificazione medica, anche se rilasciata dal medico curante.

L’importanza del certificato medico si rileva soprattutto nei casi dei soggetti più anziani: in alcuni casi, per anziani di età superiore agli 80 anni, è concessa la detrazione Irpef 19% per motivi di assistenza continuativa necessaria, sempre dopo la certificazione del medico.

Assistenza anziani: costi e limiti per la detrazione Irpef 19% nel modello 730/2024

Per i soggetti ai quali è riconosciuto lo stato di non autosufficienza per il compimento degli atti della vita quotidiana sono concesse due tipologie di detrazione:

  • detrazione Irpef 19% sulle spese sostenute per assistenza (colf, badanti, assistenti familiari);
  • deduzione contributi previdenziali e assistenziali pagati per colf, badanti e assistenti familiari.

Per quanto riguarda la detrazione delle spese sostenute per l’assistenza, la norma contenuta nel Tuir prevede che è ammessa la detrazione Irpef 19% soltanto se il soggetto che sostiene le spese e che porta i costi in detrazione in sede di dichiarazione dei redditi non superi i 40.000 euro di reddito.

Nel reddito vengono computati anche i redditi fabbricati assoggettati a cedolare secca sulle locazioni.

La spesa che può essere portata in detrazione Irpef 19% non deve superare il limite di 2.100 euro per singolo contribuente: in sostanza, il limite riguarda i costi totali sostenuti per l’assistenza, anche se per persone diverse.

Per quanto riguarda la possibilità di portare in deduzione i contributi previdenziali e assistenziali corrisposti a colf, badanti o assistenti familiari, l’importo massimo è di 1.549,37 euro.

Detrazione spese assistenza anziani: documenti da conservare per 730/2024

Per richiedere la detrazione Irpef del 19% è necessario, oltre all’osservanza le indicazioni relativamente al limite di spesa e di reddito, comprovare la spesa sostenuta per l’assistenza agli anziani.

Le spese devono essere comprovate da apposita documentazione, che deve indicare codice fiscale e dati anagrafici di chi effettua il pagamento e di chi presta assistenza (colf, badante, assistente familiare).

Si ricorda che possono essere portate in detrazione anche le spese sostenute per i ricoveri in centri di assistenza e case di riposo.

Se la spesa è sostenuta per un familiare, ad esempio un genitore, nella ricevuta bisognerà indicare anche i dati anagrafici e il codice fiscale della persona che ha diritto alle agevolazioni per le spese di assistenza.

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