Se le spese sanitarie sono state rimborsate, ad esempio dall’assicurazione, si possono ugualmente portare in detrazione nel modello 730/2024? Ecco come comportarsi.
Le spese sanitarie rimborsate si possono detrarre nella dichiarazione dei redditi?
Come noto, con la dichiarazione dei redditi - sia con modello 730/2024 sia con il modello Redditi Pf - è possibile recuperare una parte delle spese mediche sostenute nel corso del periodo d’imposta precedente (quindi dall’1 gennaio al 31 dicembre 2023), attraverso le detrazioni di imposta.
Nel dettaglio, spetta una detrazione del 19% su tutte le spese mediche di qualunque tipo (generiche, specialistiche, chirurgiche o farmaceutiche) per la parte che supera la franchigia di 129,11 euro. Non ci sono limiti all’importo detraibile tuttavia, se le spese sanitarie affrontate nel corso dell’anno superano il limite di 15.493,71 euro è possibile ripartire la detrazione spettante in quattro quote annuali, di pari importo.
C’è però un dubbio che riguarda le spese sanitarie già rimborsate dalle compagnie di assicurazioni. Spetta la detrazione per le spese già rimborsate? Ecco la soluzione dell’Agenzia delle entrate.
Quali sono le spese sanitarie già rimborsate?
Ci sono contribuenti che versano contributi e premi ad assicurazioni, anche stipulate dal datore di lavoro, che garantiscono la copertura o il rimborso delle spese mediche sostenute.
In questo caso, quando il contribuente affronta la spesa medica coperta dalla polizza, sarà poi la compagnia a effettuare il rimborso della spesa stessa, questa però è detraibile dal contribuente?
La regola generale è che possono essere portate in detrazione/deduzione solo le spese effettivamente sostenute, ma vi sono delle eccezioni che riguardano questo caso specifico (articolo 15, comma 1 del Tuir) .
Spese sanitarie rimborsate, quando sono detraibili nel modello 730/2024
Ai fini della detrazione delle spese sanitarie, la regola generale prevede che possano essere indicate nel modello 730/2024 solo quelle rimaste a carico del contribuente. Tale principio rende complicato comprendere quando i costi rimborsati da assicurazioni possono essere indicati in dichiarazione dei redditi.
A delineare le diverse casistiche è l’Agenzia delle Entrate, che spiega come in primis sia necessario capire quando le spese sanitarie rimborsate a fronte del versamento di premi e contributi si considerano comunque a carico del contribuente.
Rientrano in tale ipotesi quelle rimborsate qualora i contributi e i premi versati non abbiano comportato l’accesso a un beneficio fiscale (detrazione o esclusione dal reddito) da parte del contribuente.
Al contrario, se premi e contributi danno diritto a detrazioni o addirittura si deducono dal reddito, le spese sanitarie rimborsate non potranno essere indicate nel modello 730/2024, a prescindere dal fatto che il contribuente abbia effettivamente avuto accesso al beneficio fiscale.
Ricordiamo che non tutte le polizze assicurative danno accesso a benefici fiscali.
Spese mediche rimborsate da assicurazioni nel modello 730/2024: quando si considerano rimaste a carico del contribuente
Scendendo nell’analisi dettagliata delle istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate, analizziamo i casi in cui è ammessa o meno la detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi.
In particolare, ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lettera C del Tuir (Dpr 917 del 1986), si considerano rimaste a carico, e quindi possono essere indicate dal contribuente nel modello 730/2024, le spese sanitarie rimborsate o sostenute da assicurazioni:
- per effetto di premi di assicurazioni sanitarie (per i quali non spetta alcun beneficio) versati dal contribuente;
- a fronte di premi per assicurazioni sanitarie stipulate dal sostituto d’imposta o pagati dallo stesso con o senza trattenuta a carico del dipendente (che hanno concorso alla formazione del reddito).
Spese mediche rimborsate: quando non vanno nel modello 730/2024
Non si considerano invece rimaste a carico del contribuente e, di conseguenza, non sono detraibili nel modello 730/2024:
- le spese, nel caso di danni arrecati alla persona da terzi, risarcite dal danneggiante o da altri per suo conto (perché non sono rimaste a carico del contribuente);
- le spese rimborsate a fronte di contributi per assistenza sanitaria versati dal sostituto d’imposta o dallo stesso contribuente ad enti e casse aventi esclusivamente fine assistenziale in conformità a disposizioni di contratti o di accordi o di regolamenti aziendali che, fino ad un importo di euro 3.615,20, non hanno concorso a formare il reddito complessivo.
In tal caso, premi e contributi versati dal sostituto d’imposta o dal lavoratore saranno indicati al punto 441 della Certificazione Unica 2024.
Per le spese che non risultano a carico del contribuente, sarà quindi possibile portare in detrazione fiscale con il modello 730/2024 esclusivamente la parte di costo non rimborsata.
Spese mediche rimborsate, detrazione per i contributi superiori a 3.615,20
Per capire quando si portano in detrazione fiscale le spese sanitarie rimborsate è necessario effettuare un’ulteriore verifica.
Per i contributi versati d’importo superiore a 3.615,20 euro, la detrazione spetta non solo per la quota di spesa non rimborsata, ma anche per una quota parte di quella che è stata ottenuta a rimborso da parte del contribuente.
Per calcolare l’importo detraibile, bisognerà considerare la percentuale risultante dal rapporto tra i contributi versati in eccedenza (rispetto al suddetto limite di euro 3.615,20) e il totale dei contributi versati.
La presenza di tali contributi versati in misura eccedente è desumibile dal punto 442 della CU 2023.
Su tale aspetto, l’Agenzia delle Entrate ha fornito un utile esempio di calcolo che si riporta di seguito:
“-* importo dei contributi versati 5.000,00 euro
- spese mediche sostenute 10.000,00 euro
- spese rimborsate 8.000,00 euro.
- Spese ammesse in detrazione:
- importo non rimborsato dalla cassa sanitaria 2.000,00 euro (10.000,00 – 8.000,00)
- quota detraibile spese rimborsate 2.216,00 euro (*)
Totale spese ammesse in detrazione 4.216,00 euro
(*) eccedenza dei contributi versati rispetto al limite massimo (5.000,00 – 3.615,20) = € 1.384,80
- 1.384,80/5.000,00 (importo complessivo contributi versati) = 27,70 %
- 27,70% x 8.000 = € 2.216,00”
Il caso sopra riportato evidenzia quindi che la detrazione con il modello 730/2024 spetta solo per la quota di spesa calcolata sui contributi versati in eccedenza rispetto al limite di 3.615,20 euro, per i quali non sono quindi stati fruiti benefici fiscali.
Occorre ricordare che i contributi contributi versati, fino ad un massimo di 3.615,20 euro, ai fondi integrativi del Servizio sanitario nazionale istituiti o adeguati ai sensi dell’articolo 9 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 sono deducibili dal reddito (articolo 10, comma 1, lettera e) del DPR n. 917/86).
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