Spostamenti tra regioni vietati: le regole del nuovo decreto

Isabella Policarpio

15/01/2021

Sono vietati gli spostamenti tra regioni da sabato 16 gennaio. Il nuovo decreto non ammette deroghe, nemmeno in zona gialla, ad eccezione dei motivi di salute, lavoro e necessità. Ecco cosa cambia.

Spostamenti tra regioni vietati: le regole del nuovo decreto

Spostamenti tra regioni, il governo conferma la stretta anticipata nei giorni scorsi. Il decreto con le nuove misure anti-Covid estende il divieto di spostarsi tra regioni fino al 15 febbraio 2021, salvo i casi indicati nell’autocertificazione e il rientro al luogo di domicilio e residenza.

Significa che, almeno fino alla metà di febbraio, non si può andare in un’altra regione per turismo e nemmeno per far visita ad amici, congiunti e genitori anziani oltre i confini regionali.

E per chi vive in zona rossa e arancione le regole sono ancora più severe: spostamenti vietati fuori dalla regione e dal comune di residenza/domicilio, salva la deroga per chi si sposta da piccoli comuni fino a 5.000 abitanti.

Vediamo cosa ha deciso il governo e quali spostamenti sono vietati a partire dal 16 gennaio.

Spostamenti tra regioni vietati fino al 15 febbraio

Il Ministro della Salute Roberto Speranza lo aveva anticipato ed ora c’è la conferma ufficiale: l’ultimo decreto del governo vieta gli spostamenti tra regioni dal 16 gennaio al 15 febbraio 2021.

Il comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 90:

“Il decreto conferma, fino al 15 febbraio 2021, il divieto già in vigore di ogni spostamento tra Regioni o Province autonome diverse, con l’eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.”

Saranno le FAQ - in aggiornamento nei prossimi giorni - a specificare eventuali eccezioni e deroghe al divieto. Si ricorda, inoltre, che il rientro al luogo di domicilio, residenza o abitazione è sempre consentito, anche se comporta lo spostamento verso un’altra regione.

Visite ad amici e parenti entro la regione anche in zona gialla

Il divieto vale anche per le visite a parenti, amici, congiunti e genitori anziani. In zona gialla le visite devono limitarsi al territorio regionale e sono consentite una volta al giorno e nel limite massimo di due persone, al netto di figli under 14 e persona disabili o non autosufficienti conviventi.

Per quanto riguarda la zona rossa e arancione, invece, le visite sono circoscritte al territorio comunale (fatta salva la deroga per gli spostamenti da comuni fino a 5.000 abitanti entro 30 km).

Confermato il coprifuoco

Tutti gli spostamenti dentro il comune, la regione o fuori di essa (ove giustificati) non possono avvenire nella fascia oraria dalle 22.00 alle 5.00 del giorno successivo.

Il coprifuoco può essere infranto soltanto per comprovati motivi da dichiarare nel modulo di autocertificazione. Per i trasgressori scatta la multa da 400 a 1.000 euro.

Spostamenti liberi in zona bianca

Il nuovo decreto istituisce la cosiddetta “zona bianca”, che comprenderà le regioni a basso rischio con “ una incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti.”

Nelle regioni bianche non si applicheranno le misure restrittive in vigore per le altre e, quindi, gli spostamenti interregionali dovrebbero essere consentiti senza obbligo di motivazione. Tuttavia, almeno per ora, nessuna regione italiana ha i requisiti per entrare di fatto nella zona bianca e quindi allentare le misure anti-Covid in atto.

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