Lo spread dell’Italia sotto osservazione: il differenziale BTP/Bund a 10 anni resta stabile su quota 100. Ma il tema debito è sempre caldo. L’ultimo monito di Fitch lo dimostra.
Spread Italia: cosa aspettarsi? Domanda lecita considerando il momento cruciale per il nostro Paese alle prese con il rilancio economico.
Il Governo Draghi cavalca l’onda della necessità di ampliare il debito per la spesa pubblica fondamentale per i sostegni a imprese e famiglie.
Con l’ultimo scostamento di bilancio da 40 miliardi di euro, quindi, si sono innalzati ancora i livelli di indebitamento. L’agenza Fitch ha previsto tempi lunghi per il Belpaese prima che ritorni a un debito da pre-pandemia.
Il monito è stato lanciato. In attesa del nuovo giudizio di S&P, cosa aspettarsi sullo spread dell’Italia?
Spread Italia sui 100 punti: cosa aspettarsi?
Il differenziale tra i titoli di stato a 10 anni italiani e tedeschi si mantiene stabile sui 100 punti nella giornata del 19 aprile 2021.
In apertura a 101, alle ore 10.00 si mostra in calo a 99. Lo spread dell’Italia resta in focus, tra previsioni sulla crescita economica, Recovery Plan in consegna a fine mese e aumento del debito statale.
Proprio questo ultimo tema è in cima alle osservazioni di analisti e agenzie di credito. Come Fitch, che venerdì 16 aprile ha messo in guardia il nostro Paese.
I tempi stimati perché la nazione raggiunga un livello debito/PIL pre-pandemico al 135% sono di almeno 10 anni. Si calcola un decennio in più a quanto previsto per diminuirlo al 100%, anche considerando gli scenari più ottimistici.
Nel 2021, Fitch vede un rapporto del debito sul Prodotto Interno Lordo al 160%. I rendimenti marginali sono stimati in aumento al 2,3% entro il 2025 con una scadenza media del debito di sette anni.
Il commento dell’agenzia ha parlato chiaro:
“A nostro avviso, queste simulazioni evidenziano la sfida di progettare una norma fiscale basata su un ancoraggio credibile del debito”
Debito e deficit, quindi, mantengono accesa l’allerta per l’Italia. Dopo le ultime decisioni di Draghi, con lo scostamento di bilancio da 40 miliardi di euro, i prestiti per la spesa pubblica sono in evidente aumento.
Lo spread dell’Italia potrebbe subite scosse, anche in vista del giudizio aggiornato di S&P in arrivo il 23 aprile. Seguiranno poi quelli di DBRS e Moody’s.
Draghi offre una certa garanzia ai mercati, con la sua strategia volta a colmare la crisi drammatica del Covid con l’aumento della spesa pubblica. Ora non si può pensare al debito secondo il Presidente del Consiglio.
L’auspicio è che nella stessa UE si concretizzi la proposta di cambiare le regole del Patto di Stabilità, che secondo l’ex banchiere è irrinunciabile.
Intanto, l’Italia resta in cima ai Paesi per l’alto indebitamento. Lo spread subirà pressioni?
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