Statali, ecco il DdL Concretezza: nel testo le novità sui controlli biometrici

Anna Maria D’Andrea

25 Ottobre 2018 - 15:21

DdL Concretezza all’esame del CdM del 25 ottobre 2018: tra le novità contenute nel testo i nuovi controlli biometrici per gli statali. Il badge sarà sostituito dalle nuove procedure di riconoscimento per arginare il fenomeno dei furbetti del cartellino.

Statali, ecco il DdL Concretezza: nel testo le novità sui controlli biometrici

DdL Concretezza, l’approvazione definitiva del testo è prevista nel corso del Consiglio dei Ministri di oggi, 25 ottobre 2018.

Novità in vista per i dipendenti statali: nel disegno di legge per la concretezza e l’efficienza della Pubblica Amministrazione sarà dato il via ai nuovi controlli contro gli assenteisti. Cosa cambia? In sintesi, i controlli biometrici prenderanno il posto del timbro del cartellino e sarà autorizzata l’installazione di telecamere di videosorveglianza.

Tempi duri per i “furbetti del cartellino”: per gli statali è in arrivo una vera e propria ondata di novità grazie alle misure contenute del DdL concretezza, che sarà esaminato in via definitiva dal Governo nella serata odierna.

La nuova procedura anti-fannulloni dovrà ottenere il via libera dall’Autorità Garante per la privacy e, accanto al via libera ai controlli biometrici, dovrà ottenere il via libera del Garante anche l’installazione delle telecamere per controllare i dipendenti pubblici.

Il Ministro sottolinea che le novità contenute nel testo del DdL concretezza non avranno finalità punitiva ma che, al contrario, l’obiettivo è quello di rendere sempre più efficiente la Pubblica Amministrazione.

DdL Concretezza: le novità nel testo in Consiglio dei Ministri del 25 ottobre 2018

Quali sono le novità in arrivo per gli statali?

Il 2019 sarà l’anno in cui sarà siglato il rinnovo dei contratti per il triennio 2019-2021 e in cui ci sarà il tanto atteso aumento degli stipendi. Ma, accanto alle novità positive previste dalla Legge di Bilancio 2019, l’obiettivo è quello di rendere gli uffici pubblici più efficienti, stanando i cosiddetti “fannulloni”.

I controlli biometrici per gli statali sono una delle modalità per arginare il fenomeno dei furbetti del cartellino previste dal DdL concretezza, approvato nel corso del Consiglio dei Ministri del 13 settembre 2018 e che sarà protagonista principale del CdM di oggi, in programma alle ore 19.

Cosa cambia per gli statali? L’identificazione del dipendente pubblico dovrà avvenire tramite il riconoscimento delle impronte digitali ovvero mediante controlli dell’iride o riconoscimento vocale sia in entrata che in uscita.

Il tutto gradualmente: la riforma della PA voluta dal Ministro Bongiorno dovrà esser valutata preliminarmente dal Garante per la privacy, al quale sarà inoltre affidato il compito di dare l’ok definitivo all’installazione di telecamere negli uffici pubblici.

Dell’avvio delle nuove modalità di controllo dei dipendenti statali si era già parlato negli scorsi mesi e il Ministro Giulia Bongiorno aveva rilanciato l’obiettivo di digitalizzazione della PA anche per quel che riguarda la lotta contro i “fannulloni”.

La lotta ai furbetti del cartellino rappresenta una soltanto delle novità previste dal DdL concretezza, con il quale è stato dato il via al nuovo piano di assunzioni, con i circa 450 mila nuovi dipendenti statali necessari per garantire la piena efficienza della macchina pubblica.

Si allega di seguito la bozza di testo del DdL Concretezza:

DdL Concretezza - bozza del testo
Scarica la bozza del disegno di legge sulla concretezza della PA che sarà approvato durante il CdM del 25 ottobre 2018

DdL concretezza: nuove assunzioni in arrivo

Per garantire l’efficienza della Pubblica Amministrazione non basta controllare i dipendenti statali, ma serve anche un concreto piano di assunzioni parametrato in base alle esigenze degli uffici pubblici.

Proprio per questo, tra le novità previste dal DdL concretezza sono previste nuove assunzioni di personale a tempo indeterminato da parte delle amministrazioni dello Stato, delle agenzie e degli enti pubblici non economici, per una spesa pari al 100 per cento di quella relativa al personale di ruolo cessato nell’anno precedente.

Non si tratterà di una nuova “infornata” di dipendenti statali, ha dichiarato la Bongiorno, ma la norma è stata introdotta al fine di sbloccare il turnover e consentire l’ingresso negli uffici dello Stato di personale esperto e qualificato, con competenze anche nel digitale.

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