L’amministrazione statunitense ha ordinato il blocco di tutti gli asset di proprietà del governo venezuelano negli Stati Uniti.
Venezuela come Corea del Nord, Cuba, Iran e Siria. Al fine di aumentare la pressione sul presidente socialista Nicolas Maduro, Donald Trump ha annunciato di aver bloccato tutti gli asset del governo venezuelano localizzati negli Stati Uniti.
L’ordine esecutivo va a sommarsi alle sanzioni già imposte al Paese che, in particolare, hanno colpito la compagnia petrolifera PDVSA (Petróleos de Venezuela) e il comparto finanziario del Paese.
Venezuela: congelati tutti gli asset
Tramite le misure messe in campo nei confronti del Paese sudamericano, Washington impedisce alle società statunitensi di fare affari con il governo del Venezuela e, potenzialmente, minaccia di sanzionare anche aziende e individui di altri Paesi.
Il riferimento, ovviamente, è alle aziende russe e cinesi, particolarmente attive negli scambi con il Venezuela.
“Tutte le proprietà e gli interessi in proprietà del Governo del Venezuela che si trovano localizzati negli Stati Uniti […] sono state bloccati e non possono essere trasferiti, pagati, esportati, ritirati, o altro”, riporta l’ordine esecutivo firmato dal Potus.
Venezuela: Trump, Maduro è usurpatore
“È necessario bloccare le proprietà del regime alla luce della continua usurpazione del potere da parte del regime illegittimo di Nicolas Maduro”, riporta una lettera inviata da Trump al Congresso.
Il regime è inoltre accusato “di violazioni dei diritti umani, di arresti arbitrari e della detenzione di cittadini venezuelani, della riduzione della libertà di stampa e dei continui tentativi di indebolire il presidente ad interim del Venezuela Juan Guaido e l’Assemblea nazionale venezuelana eletta democraticamente”.
Venezuela: per Usa al pari di Corea, Iran e Cuba
Con questo provvedimento, il Paese sudamericano è messo sullo stesso piano di Corea del Nord, Cuba, Iran e Siria.
Si tratta della prima volta, negli ultimi 30 anni, che gli Stati Uniti adottano un provvedimento simile nei confronti di un Paese occidentale.
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