La biografia, il cv e il programma elettorale di Stefania Proietti, la nuova presidente dell’Umbria che è riuscita a riportare il centrosinistra alla guida della Regione.
Chi è Stefania Proietti? Una domanda che in molti si staranno facendo ora che i risultati delle elezioni regionali Umbria 2024 hanno decretato una vittoria da parte del centrosinistra.
Stefania Proietti è un’indipendente di area e da due mandati sindaca di Assisi; in vista delle elezioni Umbria 2024, è riuscita nel non facile compito di mettere d’accordo tutto il centrosinistra, tanto da aver potuto contare su un’ampia coalizione dal Pd al Movimento 5 Stelle passando per la sinistra e i moderati.
Le urne così hanno premiato il centrosinistra che, dopo cinque anni di presidenza targata Donatella Tesei, ora è riuscito a tornare alla guida di una Regione in passato considerata come “rossa”.
Laureata in Ingegneria Meccanica, docente universitaria e ricercatrice, Proietti nel 2016 è stata eletta per la prima volta sindaca di Assisi come civica sostenuta anche dal Partito Democratico. Nel 2021 poi ha ottenuto un secondo mandato appoggiata questa volta pure dal Movimento 5 Stelle. Adesso per lei ci sarà il grande salto alla guida dell’Umbria.
Vediamo allora la biografia e il cv di Stefania Proietti, dando uno sguardo anche al programma elettorale redatto in vista delle elezioni regionali Umbria 2024.
La biografia di Stefania Proietti
Nome: Stefania Proietti
Data di nascita: 5 gennaio 1975
Luogo: Assisi (Perugia)
Famiglia: sposata con due figli
Istruzione: laurea in Ingegneria Meccanica
Lavoro: docente universitaria
Partito: civica di centrosinistra
Ruolo: presidente dell’Umbria, in passato sindaca di Assisi
Elezioni Umbria 2024: programma elettorale di Stefania Proietti
Vediamo adesso quali sono le principali proposte del programma elettorale di Stefania Proietti per le elezioni regionali Umbria 2024, la cui versione completa in pdf può essere visionata tramite il box in calce all’articolo.
Sanità
- Stop alle privatizzazioni.
- Assunzione di 150 professionisti nel settore sanitario come primo segnale d’inversione rispetto all’impoverimento di questi anni.
- ’Adozione di un nuovo Piano sanitario regionale, da costruire con la più ampia partecipazione, coinvolgendo gli operatori del servizio sanitario, i soggetti rappresentativi dei territori, a partire dai sindaci, e più in generale la cittadinanza.
Lavoro
- I tirocini extracurriculari e i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (Pcto) devono essere adeguatamente retribuiti e tutelati, in particolare nella sicurezza sul lavoro anche attraverso una carta dei diritti. Si devono potenziare l’istruzione e la formazione professionale (Iefp), quella tecnica superiore (Iefts) e gli istituti tecnologici superiori (Its Academy).
- Legge per il salario minimo negli appalti pubblici.
- Va introdotto l’obbligo del “durc sicurezza” negli appalti regionali e clausole premiali per le aziende virtuose, oltre a un incremento dei controlli, in collaborazione con Inail, Inps, Ispettorato del lavoro e forze dell’ordine.
Trasporti
- La Regione valuterà la possibilità di rendere strutturale l’abbonamento unico regionale per autobus e ferrovie a un prezzo fisso di novanta euro per tutti gli studenti.
- Andrà riattivato il servizio di mobilità notturna nelle principali città.
- Nuova rete ferroviaria regionale.
Economia
- Rafforzare e snellire gli strumenti di sostegno agli investimenti e all’acquisizione tecnologica per le piccole e medie imprese, adottando meccanismi il più possibile semplificati, inclusi automatismi come il credito d’imposta.
- Rafforzare la presenza economica e occupazionale delle Acciaierie speciali Terni (Ast). Allentare il peso delvcaro energia attraverso la costituzione di una società mista pubblico-privato ai sensi dell’art. 8 della L.R.v1/2023 anche nelle forme previste dal D.L. 135/2018 tra Regione, comuni e azienda, dando all’Ast la possibilitàvdi acquisire quote di partecipazione che andranno a regime sul polo idroelettrico della città.
- Per l’accesso al credito la Regione deve puntare a specializzare le funzioni di Gepafin in attività di natura finanziaria, rafforzando i rapporti del territorio con le banche nazionali e con gli operatori istituzionali per il sostegno finanziario alla crescita delle imprese.
Ambiente
- Revisione del Piano regionale dei rifiuti per fermare la realizzazione di un inceneritore sovradimensionato e costoso, la cui localizzazione è stata addirittura rimessa alle scelte del privato.
- Rilanciare il Piano bonifiche delle aree inquinate, sia pubbliche che private; in particolare, a Terni la bonificavdel Sito di interesse nazionale (Sin) di Papigno e l’approvazione del progetto Landfill Mining presentato davArvedi-Ast per la discarica di vocabolo Valle.
- Manutenzione programmata e non emergenziale di fiumi, torrenti e reticolo minore con piani pluriennali che prevedano, dove possibile, vasche di laminazione contro il rischio idrogeologico in caso di piena.
Scuola
- Assicurare su tutto il territorio l’accesso ai servizi della prima infanzia e della scuola dell’obbligo, salvaguardando i plessi delle aree interne, a rischio spopolamento, con sinergie forti tra amministrazioni e istituzioni scolastiche, introducendo il sistema integrato zero-sei anni per piccoli gruppi di bambine e bambini, monitorando la revisione della rete territoriale scolastica affinché questa non pregiudichi la gestione unitaria dei progetti didattici.
- Il fondo nazionale per il diritto allo studio è insufficiente e deve essere integrato dalla Regione per consentire ai Comuni di raggiungere i soggetti con fragilità socioeconomiche contrastando l’abbandono scolastico.
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