Una proposta di legge per ridurre e regolamentare l’uso dei jet privati: l’ha presentata l’Alleanza Sinistra-Verdi in Parlamento, puntando a diminuire l’impatto di questi mezzi sull’ambiente.
Limitare fortemente l’uso dei jet privati, per legge, provando a ridurre così il loro impatto ambientale. A proporlo è l’Alleanza Sinistra-Verdi, con una proposta di legge firmata Eleonora Evi, deputata e co-portavoce nazionale di Europa Verde. “I capricci di un piccolo gruppo di privilegiati - spiega la parlamentare - non hanno mai inquinato così tanto, e in un momento storico in cui dobbiamo affrontare una delle sfide globali più difficili di sempre, la crisi climatica, tutto questo è inaccettabile”.
La proposta punta quindi a vietare l’uso dei jet per le tratte più brevi e introdurre tasse e restrizioni per diminuirne in generale l’uso. Il motivo starebbe nei dati sull’inquinamento prodotti dai jet privati e citati nel disegno di legge.
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Difficilmente, però, il disegno di legge, già annunciato in campagna elettorale a settembre scorso, troverà il beneplacito della maggioranza di governo, guidata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Sarà invece interessante vedere quale sarà la posizione in merito delle opposizioni, a partire da Pd e Movimento 5 Stelle.
Stop ai jet privati, cosa prevede la proposta di legge
Tre, in sintesi, gli obiettivi della legge:
- Vietare l’uso di jet e velivoli privati per la percorrenza di tratte brevi, percorribili in meno di 240 minuti;
- Aumentare l’accisa sul kerosene d’aviazione ed estenderla anche agli aero-taxi, ad oggi insensatamente esclusi;
- Introdurre una “giusta” tassa sui passeggeri, di 400 euro l’uno per ogni volo, e aumentare l’imposta sui velivoli privati.
Nella parte introduttiva della proposta si parla del fatto che “l’1% più ricco del pianeta inquina quanto la metà più povera, mentre l’ostentazione di stili di vita insostenibili e ad alto impatto ambientale è la quotidianità dei nostri social”. “Tonnellate su tonnellate di CO2 emesse praticamente per gioco - spiegano i Verdi su Instagram - una follia”.
Sono diversi i personaggi famosi ad utilizzare in Italia i jet privati, ma nei mesi scorsi si è parlato in particolare di Chiara Ferragni e Fedez, da sempre più nell’occhio del ciclone tra invidie e critiche.
“Non ci sono più scuse - dice Evi - grazie al lavoro di esperti del collettivo “Jet dei Ricchi” e di associazioni come Greenpeace e Transport&Environment, oggi abbiamo una fotografia molto precisa del devastante impatto climatico e della enorme ingiustizia climatica causata dai jet privati. Nel solo 2022 il numero di voli è più che raddoppiato, in Ue (+64%) ed in Italia (+61%), oltre 55.000 voli in Italia, al terzo posto in UE per numero di voli, hanno inquinato come circa 50mila persone in un anno intero”.
“Soltanto 4 ore di volo in jet privato - aggiunge - emettono tanta CO2 quanto un cittadino italiano emette durante un intero anno. Questi dati ci dicono che tutto ciò è ingiusto, iniquo, superfluo e assurdo. Ancora più assurdo dal momento che per la maggioranza delle tratte percorse in jet privato ci sono alternative, in particolare linee ferroviarie anche ad alta velocità. Un esempio di volo frequente in jet privato è Milano-Roma, facilmente percorribile in treno in 3 ore. O ancora, tra i voli più brevi effettuati con una modesta frequenza in jet privato troviamo Brescia-Verona, che vede l’alternativa di un treno ogni 30 minuiti che collega le due città in soli 35 minuti”.
Cosa succede nel resto d’Europa
Non solo in Italia si parla di ridurre l’uso dei jet privati. In Europa sono comparse diverse iniziative politiche, come proposte di legge in Francia e Irlanda e dichiarazioni in tal senso di ministri in Austria e Belgio. Ci sono poi azioni di singoli soggetti come l’Aeroporto di Amsterdam, che ha deciso di vietare i jet privati dal 2025.
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