Stop tamponi, green pass e quarantena: il governo Meloni cancella la pandemia

Alessandro Nuzzo

15 Dicembre 2022 - 21:22

Passato al Senato il cosiddetto decreto «anti rave-party» contenente anche disposizioni di carattere sanitario che di fatto annullano quasi tutte le regole anticovid.

Stop tamponi, green pass e quarantena: il governo Meloni cancella la pandemia

Il governo Meloni si prepara a dare l’ultima sterzata alle misure anticovid e lo ha fatto con l’inserimento nel cosiddetto decreto «anti rave party» di alcune norme di carattere sanitario che puntano a rimuovere le ultime restrizioni. Il decreto è passato al Senato con 92 sì, 75 no e un astenuto ed attende ora il passaggio alla Camera.

Prevede l’introduzione del reato di rave-party punendo con il carcere da 3 a 6 anni chi organizza questo genere di raduni musicali su terreni altrui. Ma ci sono novità anche per quanto riguarda l’isolamento, i tamponi e il green pass. Vediamo le nuove disposizioni anticovid che presto potrebbero diventare realtà nel nostro paese.

Addio tampone negativo dopo 5 giorni

All’interno del decreto anti rave-party sono presenti norme sanitarie che allargano ancora di più le maglie del contrasto al covid azzerando di fatto anche le ultime restrizioni rimaste. Uno dei temi più dibattuti riguardava la quarantena per i soggetti positivi. Il periodo di isolamento resta di 5 giorni ma la novità è che al termine non bisognerà fare un tampone per poter tornare alla vita di tutti i giorni. Quindi resta in vigore l’obbligo di isolamento ma lo si interrompe eliminando dunque l’obbligo di fare un test.

A questo punto la domanda però è lecita: cosa succede se al termine dei 5 giorni ho ancora sintomi che lasciano intendere ancora una positività? A risolvere la questione dovrà essere una circolare emessa dal ministero della Salute che dovrà chiarire come comportarsi a secondo che ci siano o meno dei sintomi. La linea del governo è sempre più indirizzata verso quella della responsabilità personale. D’altronde già in alcune nazioni europee l’isolamento è solo raccomandato così come il tampone al termine del periodo di isolamento previsto dalle legge.

Autosorveglianza scende da 10 a 5 giorni

A scendere sarà anche il periodo di autosorveglianza per chi è stato a stretto contatto con un soggetto positivo al virus che da 10 scende a 5 giorni. Al momento per questi soggetti vige l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 nei luoghi al chiuso e in presenza in caso di assembramenti. Con le nuove norme tutto sarà abrogato, compreso il tampone al termine del periodo di isolamento.

Il via libera precoce ha comunque scatenato delle critiche nel mondo scientifico. «Si poteva aspettare prima di derubricare il Covid al livello di malattia banale dato che ha una mortalità pur sempre 10 volte superiore a quella dell’influenza e che più lasciamo il virus libero di circolare, maggiore è il rischio che possa farci qualche brutto scherzo mutando in peggio» - ha detto Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit, la società scientifica degli infettivologi.

Addio green pass negli ospedali e multe no vax rinviate a giugno

A cadere sarà anche l’ultimo luogo dove è ancora previsto l’obbligo di green pass per l’accesso, ovvero gli ospedali, Rsa e luoghi di cura. Sarà cancellato l’obbligo di presentare la carta verde per coloro che entrano a fare visite in ospedali, ambulatori, Rsa, hospice e per i pazienti che sono destinati al reparto di degenza. Anche nelle sale d’attesa non sarà più necessario.

Previsto inoltre il blocco delle multe da 100 euro per i 2 milioni di non vaccinati over 50, insegnanti o addetti alle forze dell’ordine che non hanno rispettato l’obbligo vaccinare. A fine novembre sono scaduti i termini entro cui contestare la sanzione, l’Agenzia delle Entrate aveva già pronte le cartelle esattoriali, ma tutto sarà sospeso almeno fino al 30 giugno del prossimo anno.

Inoltre l’unità per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto della pandemia, guidata dal generale Tommaso Petroni che ha sostituito il generale Figliuolo, doveva passare sotto la guida del ministero della Salute a partire dal 1° gennaio, ma il tutto è stato prorogato al prossimo luglio.

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