Quali agevolazioni hanno gli studenti universitari? Tra questi c’è l’ingresso grati per i musei ma non per tutte le categorie degli studenti. E la tassa di soggiorno invece? Facciamo chiarezza.
Partire per una città d’arte e visitare tutti i suoi musei. È questo uno dei sogni più comuni tra gli studenti universitari, ma purtroppo a volte a causa delle ristrettezze economiche, ciò non avviene.
La vita di uno studente universitario infatti non è mai semplice, soprattutto se deve destreggiarsi tra lo studio (a volte matto e disperatissimo) e il lavoro (part- time o full-time) per potersi mantenere e pagare le tasse universitarie.
Per molti di loro, ad esempio, il diritto allo studio si trasforma in una vera e propria corsa ad ostacoli. Ciò che è emerso quest’anno dalla lotta studentesca contro il caro affitti è proprio il fatto che studiare all’università rischia di diventare sempre più un privilegio più che un diritto.
Ne sanno qualcosa tutti gli studenti fuori sede che ogni anno si devono confrontare con padroni di casa che lucrano, facendo leva sul bisogno degli studenti di frequentare le lezioni, offrendo spesso alloggi al limite della vivibilità e malandati.
E al costo dell’affitto bisogna aggiungere anche le utenze, libri e manuali e altre spese per la vita sociale e culturale, ma non sempre è facile trovare un equilibrio. Spesso infatti gli studenti rinunciano ad alcuni bisogni, come il biglietto del cinema, museo, o anche a una semplice uscita o un viaggio con gli amici.
Eppure, ciò che non tutti sanno è che lo status di studente universitario può portare con sé delle agevolazioni, tra queste rientrano anche il diritto a non pagare la tassa di soggiorno e per alcuni fortunati ciò vale anche per l’ingresso al museo, ma è opportuno fare chiarezza.
Ecco tutto quello che c’è da sapere su queste agevolazioni.
Gli studenti pagano la tassa di soggiorno?
L’imposta di soggiorno, conosciuta anche come tassa di soggiorno, è un’imposta applicata su chi soggiorna in strutture alberghiere o extra-alberghiere di determinate città italiane o straniere.
Ovviamente i costi della tassa di soggiorno variano da città a città a seconda dei regolamenti comunali. Infatti, l’articolo 4 del dl n°23 del 14 marzo 2011 che regolamenta l’imposta di soggiorno e chi ne ha diritto, stabilisce che non tutti i comuni possono applicare la tassa di soggiorno, ma solo alcuni, come i capoluoghi di provincia, che solitamente sono poli universitari. Ancora, la tassa di soggiorno è prevista Comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d’arte.
L’imposta di soggiorno è un’importante fonte di reddito per queste città, ma non tutti devono pagarla. Come per l’importo dell’imposta di soggiorno, anche le esenzioni variano in base al Comune. Ci possono essere esenzioni sulla tassa per i residenti della stessa città, ma non solo.
Nella maggior parte dei casi sono esentati dal pagamento della tassa di soggiorno, non solo i minori di 14 anni; i portatori di handicap e il loro accompagnatore; Forze dell’Ordine, ma anche gli studenti di qualsiasi università italiana o straniera. Perciò se si sta programmando un viaggio in una città d’arte, è bene informarsi se è prevista questa agevolazione per gli studenti, allegando un certificato o documento che attesti la corretta iscrizione all’anno accademico.
Per quali studenti l’ingresso ai musei è gratis?
Anche per il biglietto d’ingresso al museo esistono delle agevolazioni per gli studenti universitari ma non per tutte le facoltà, purtroppo. Stando alle regole del Miur, possono entrare gratis gli studenti iscritti presso la facoltà di:
- Architettura;
- Accademie delle Belle arti
- Conservazione dei beni culturali;
- Scienze della formazione;
- Lettere e Filosofia o in materie letterarie con indirizzo archeologico o storico artistico delle facoltà.
Lo stesso vale per le facoltà e corsi corrispondenti negli istituiti degli stati membri dell’Unione europea. Il biglietto gratuito è rilasciato agli studenti mediante esibizione del certificato di iscrizione per l’anno accademico in corso.
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