Novità importanti per il superbonus 110%: potrebbero rientrare tra i beneficiari della misura anche ristoranti e agriturismi. Si lavora inoltre sulla possibilità di semplificare il meccanismo delle sanatorie edilizie, mentre continua la lotta all’abusivismo: lo ha annunciato il ministro della Transizione ecologica durante il question time di giovedì 8 aprile.
Ristoranti, agriturismi e alberghi potrebbero entrare a far parte dei beneficiari del superbonus 110%.
La proposta è stata avanzata dalla senatrice Gallone (FIBP-UDC) durante il question time di giovedì 8 aprile al ministro della Transizione Ecologica Cingolani.
In questi giorni è in definizione il PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, che senza dubbio conterrà un capitolo dedicato alla riqualificazione energetica.
La parola d’ordine però rimane “semplificazione”, chiesta a gran voce dagli addetti al lavori.
Superbonus 110% anche per ristoranti e agriturismi?
La platea di beneficiari del superbonus 110% potrebbe arricchirsi nel corso dei prossimi mesi e accogliere tra le proprie fila anche ristoranti, agriturismi, alberghi, baite e rifugi di montagna.
Un primo passo in questa direzione è stato compiuto durante il question time dell’8 aprile, ma per ora è ancora tutto da definire.
La risposta del ministro della Transizione Ecologica infatti è stata molto cauta:
“L’ampliamento della platea dei beneficiari anche agli edifici strumentali di imprese potrebbe risultare più complessa da conciliare con l’obiettivo di concentrare risorse pubbliche dove possono produrre maggiori risultati. Lavoreremo su questo. Adesso mi impegno ad aprire questa discussione con il MEF e vi saprò dire in tempi più rapidi possibili.”
Nulla di certo quindi, e per avere maggiori dettagli bisognerà attendere il risultato dello scambio con il Ministero dell’Economia.
Superbonus ad ampio raggio, ma importante la lotta all’abusivismo
Un altro punto focale della discussione sul superbonus riguarda i meccanismi delle sanatorie edilizie. Il ministro Cingolani ha sottolineato che al momento si può accedere all’agevolazione al 110% in caso di difformità edilizie solo mettendosi prima in regola.
Il prossimo passo è trovare un punto di equilibrio tra le semplificazioni delle procedure che danno accesso al superbonus e la lotta all’abusivismo, ma anche in questo caso c’è prima da discutere con il ministero delle Infrastrutture.
I rappresentanti dell’ANCE sono stati ascoltati anch’essi l’8 aprile. L’Associazione Nazionale Costruttori Edili ha posto l’accento sulla necessità snellire tutto l’apparato normativo che regola i meccanismi delle agevolazioni edilizie.
Inoltre, è prioritario anche semplificare la procedura di verifica preventiva della conformità urbanistica o il miglioramento di classificazione energetica per gli immobili vincolati, così come accelerare i tempi di recupero del credito, così da evitare ulteriori problemi di liquidità alle imprese.
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