Superbonus all’80% per il settore turistico e contributi a fondo perduto: vediamo in cosa consistono i nuovi aiuti sbloccati con l’approvazione della legge delega sulla riforma fiscale e il PNRR.
La legge delega sulla riforma fiscale fa un passo in avanti con l’approvazione del Consiglio dei Ministri del 27 ottobre e sblocca gli aiuti del PNRR destinati al Turismo. Anche gli alberghi (ma anche terme, agriturismi e non solo) potranno usufruire del superbonus, ma solo fino all’80%.
Il superbonus, insomma, si allarga anche alle imprese. In totale vengono stanziati 2,4 miliardi di euro, di cui 1,7 per la riqualificazione energetica e l’efficientamento di alberghi e strutture ricettive.
Inoltre, sono previsti anche dei contributi a fondo perduto per il settore turistico.
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Superbonus all’80% per il settore turistico: chi potrà richiederlo?
Il superbonus per gli alberghi è stato più volte chiesto ma finora non c’era stato nulla da fare. Sembra invece che alla fine arrivino buone notizie per il ministero del Turismo.
Anche se con un’aliquota più bassa, il superbonus all’80% apre le porte a:
- imprese alberghiere;
- agriturismi;
- terme;
- stabilimenti balneari;
- porti turistici;
- parchi tematici,
- fiere e congressi.
Superbonus 80% turismo: le spese ammesse
Le spese ammesse saranno, secondo il Sole 24 Ore, sia per gli interventi per la riqualificazione energetica, per la riduzione del rischio sismico ma anche per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
Gli interventi compresi saranno quelli a partire dall’entrata in vigore del nuovo decreto legge anticipato dal quotidiano di Confindustria e conclusi entro il 31 dicembre 2024.
Se, però, i lavori sono iniziati dopo il 1° febbraio 2020, sono certificabili e non conclusi, il superbonus 80% si potrà richiedere anche per coprire questi interventi.
Infine, il superbonus si potrà utilizzare come credito d’imposta per diminuire le tasse dovute e i contributi dovuti. In alternativa si può optare per la cessione del credito, anche parziale, entro il 2025.
Superbonus e contributi a fondo perduto per il settore turistico
Le novità per il settore turistico non sono finite: secondo le anticipazioni del Sole 24 Ore le imprese che avranno accesso al superbonus 80% potranno chiedere anche un contributo a fondo perduto fino a 40.000 euro se in concomitanza ci sono diversi fattori. Per esempio:
- fino a 30.000 euro se la quota di spesa è destinata per almeno il 15% a digitalizzazione e innovazione tecnologica ed energetica;
- fino a 20.000 per l’imprenditoria femminile e under 35;
- fino a ulteriori 10.000 euro per le imprese del Mezzogiorno.
Gli aiuti sono cumulabili non oltre i costi sostenuti e nel caso del fondo perduto c’è un tetto massimo di 100.000 euro.
Infine, una volta avuto accesso al superbonus 80% le imprese non potranno beneficiare di altri bonus edilizi, pena l’obbligo di restituzione.
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