Nell’ultima rilevazione, le nuove richieste di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti hanno fatto registrare il livello minore da oltre 50 anni. Vediamo le cause che hanno portato a questo tonfo (e le possibili conseguenze).
L’ultima rilevazione settimanale relativa le nuove richieste di sussidio di disoccupazione negli USA si è attestata sotto quota 200 mila unità.
Per la precisione, il Dipartimento del Lavoro ha reso noto che le nuove richieste di sussidio nella settimana che si è conclusa lo scorso 20 novembre sono scese a 199 mila unità, -71 mila rispetto alla precedente rilevazione.
Per il dato si tratta del livello minore dal 1969 ed il risultato è tanto più importante se pensiamo che 50 anni fa la popolazione statunitense era di poco superiore alle 200 milioni di unità ed oggi sfiora quota 330 milioni.
Nuove Richieste di Sussidio USA. Fonte: DoL (Department of Labor)
Minimi dal 14 marzo 2020 sia per la media mobile a 4 settimane, scesa di 21 mila unità a 252 mila, che per il totale delle richieste, in rosso di 60 mila a 2,049 milioni.
Richieste continuative di Sussidio USA. Fonte: DoL (Department of Labor)
Anche se è praticamente impossibile prevedere quello che accadrà nel giro di qualche mese, si tratta di numeri che segnalano un lento ma inesorabile ritorno alla normalità per il mercato del lavoro USA (anche se la “Great Resignation” continua ad aleggiare sull’economia mondiale).
Richieste Sussidio USA: le cause della contrazione
Il forte calo messo a segno dalle nuove richieste di sussidio è legato ai decisi miglioramenti registrati dall’economia USA (nei primi tre trimestri del 2021 l’economia è cresciuta del 6,3, del 6,7 e del 2,1 per cento e per il quarto trimestre potremmo assistere ad un +8%), alla fine dei benefici introdotti al picco della pandemia e ad un mercato del lavoro in cui i posti vacanti non mai stati tanto numerosi.
Richieste Sussidio USA negli ultimi 30 anni. Fonte: Bloomberg
A queste cause si aggiunge anche la metodologia statistica utilizzata dal DoL (Department of Labor) per correggere i dati: in versione “unadjusted”, quella non corretta sulla base della stagionalità, le nuove richieste di sussidio hanno fatto segnare un incremento settimanale di circa 18 mila unità.
Focus sulla Federal Reserve
A fine febbraio 2020, prima che la pandemia monopolizzasse la nostra attenzione, le nuove richieste di sussidio USA si attestavano a 216 mila unità: nel giro di poco più di un mese, ad aprile 2020, il dato era pari a 6,1 milioni.
Come tutte le indicazioni migliori delle stime in arrivo dalla prima economia, ma quelle relative il mercato del lavoro hanno più presa visto lo stretto legame occupazione-retribuzioni-prezzi, il dato ha immediatamente spinto al rialzo il rendimento dei titoli a 10 anni (salito fino a ridosso dell’1,7%) poichè potrebbe rappresentare un elemento a favore di chi, all’interno della Federal Reserve, chiede un’intensificazione del processo di normalizzazione monetaria.
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