Tari 2024, come comunicare i metri quadri per il calcolo

Nadia Pascale

28 Novembre 2024 - 09:16

La tassa sui rifiuti, Tari, si calcola avendo in considerazione diversi parametri, tra questi i metri quadri, ma come comunicare le variazioni dei metri quadrati per non pagare maggiori importi?

Tari 2024, come comunicare i metri quadri per il calcolo

Come comunicare i metri quadri della abitazione per pagare correttamente la Tari 2024?

Leggendo la cartella esattoriale della Tari è possibile accorgersi che i metri quadri indicati non corrispondono alla realtà, sono quindi sbagliati e gli importi da pagare entro la scadenza sono eccessivi. Vediamo come in questi casi è possibile comunicare i metri quadri per il calcolo per evitare di pagare importi non dovuti per la Tari 2024.

Il calcolo della Tari viene effettuato dal Comune sulla base dei dati in suo possesso. Le tariffe applicate possono essere divise in due categorie:

  • utenze non domestiche, cioè appartenenti alle varie attività: industriali, professionali, artigianali e commerciali;
  • utenze domestiche, ovvero tutte quelle superfici che sono predisposte ad abitazioni civili e pertinenze.

La comunicazione dei metri quadrati Tari deve essere effettuata quando vi sono errori o variazioni ed è valida anche per gli anni a seguire, ma come si misurano i metri quadrati da comunicare e come deve avvenire la comunicazione stessa?

Chi deve comunicare i metri quadrati per il calcolo della Tari 2024

Lo smaltimento dei rifiuti è una delle spese sostenute dagli enti locali che viene però ripartita tra i cittadini, la tassa relativa a questo servizio viene denominata Tari e deve essere versata annualmente.

La Tari è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani (articolo 1, comma 642, legge 147/2013).

Naturalmente è impossibile determinare per ogni soggetto quanto si spende per lo smaltimento dei rifiuti prodotti, viene quindi individuato un criterio univoco per determinare l’importo da versare.

Deve essere sottolineato che in alcuni comuni è in vigore un sistema che consente di pesare i rifiuti prodotti da ogni nucleo familiare e che permette di pagare in base a quanto effettivamente prodotto. In questo modo sono premiati i soggetti che riciclano la plastica, riducono l’uso della stessa, usano compostiere.

Ritornando, invece, al metodo classico, il criterio univoco è individuato nei metri quadri dell’abitazione/stabile, ma come devono essere comunicati i metri quadri?

Come si calcola la Tari da versare?

La Tari è composta da una quota fissa basata sulla superficie calpestabile e da una quota mobile determinata dai Comuni in base ai servizi offerti. La quota mobile tiene in considerazione anche il numero degli occupanti l’immobile.
Si aggiunge l’addizionale provinciale, con aliquota al 5% dell’imposta. Tale cifra sarà corrisposta alla Provincia per i servizi che svolge per la protezione, tutela e igiene ambientale (articolo 19 del Decreto Legislativo 30/12/1992, n. 504).

L’articolo 1, comma 645, della Legge 147/13 stabilisce che, ai fini del calcolo della Tari, si deve avere in considerazione la superficie calpestabile dello stabile e delle aree suscettibili di produrre rifiuti urbani e assimilati. Per superficie calpestabile si intende quella compresa tra muro e muro, sono quindi esclusi i muri stessi che in molti casi sono anche spessi e ingombranti.
Devono essere tenute in considerazione anche le aree non coperte e aree esterne, come balconi.

Sono, invece, escluse dalla Tari le aree oggettivamente inutilizzabili.

Le aree scoperte sono conteggiate in percentuale in base alla tipologia di destinazione. Inoltre, la superficie dei vani accessori a servizio indiretto, dei balconi, della terrazze e aree scoperte non può essere superiore al 50% della superficie dei vani principali e dei vani accessori a servizio diretto di quelli principali.

Il comma 646 della legge 147 del 2013 prevede che il Comune per le unità immobiliari iscritte o iscrivibili nel catasto edilizio urbano, può considerare come superficie assoggettabile alla Tari quella pari all’80% della superficie catastale.

Si tratta di un parametro automatico e residuale che evita le varie misurazioni. Il contribuente potrebbe però accorgersi che utilizzando tale criterio il costo sostenuto è maggiore rispetto a quello effettivamente dovuto.

Naturalmente il contribuente può comunicare dati diversi, veritieri, basati sui criteri di determinazione della superficie calpestabile indicati nelle varie norme. A questo proposito assume rilevanza anche la risposta a interpello 306 del 2019 in cui l’Agenzia sottolinea che

Si coglie, comunque, l’occasione per rappresentare che, qualora un
contribuente riscontrasse errori nei dati catastali dei propri immobili, ed in particolare nel calcolo della superficie catastale, può richiederne la correzione presentando una richiesta di rettifica all’Ufficio Provinciale- Territorio competente, utilizzando, a tal fine, l’apposito modello pubblicato sul sito internet dell’Agenzia.

La dichiarazione Tari per variazioni dei metri quadri

Il contribuente quando cambia residenza è tenuto a effettuare alcuni adempimenti, tra questi vi è anche la presentazione della dichiarazione Tari di cessazione sulla vecchia abitazione e di apertura sulla nuova. In questa occasione è possibile comunicare anche i metri quadri dello stabile occupato, evitando così l’applicazione del criterio indicato nel comma 647 dell’articolo 1 della legge 147 del 2013.

La dichiarazione deve essere redatta su modello conforme, messo a disposizione dal Comune, lo stesso nella maggior parte dei casi può essere scaricato anche dal sito internet del proprio Comune, oppure recandosi presso gli uffici preposti.

La dichiarazione, una volta presentata, ha effetto anche per gli anni successivi fino a quando non subentrano modificazioni dei dati e degli elementi dichiarati da cui consegua un diverso ammontare dell’imposta dovuta. Per avere informazioni dettagliate sulla comunicazione dei metri quadri dello stabile al proprio Comune è bene consultare il regolamento comunale.

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