Nel 2022 la Tari, la tassa sui rifiuti, è aumentata in Italia mediamente del 3,7%: in quali città si paga di più, in quali di meno e dove si sono registrati i maggiori rincari.
Non solo la crisi energetica, l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e di tanti beni e servizi a causa dell’inflazione. Alla lunga lista di rincari si aggiungono anche quelli relativi alla Tari, la tassa che viene pagata sui rifiuti. Per i servizi di raccolta e smaltimento della spazzatura, infatti, i prezzi nel 2022 sono aumentati del 3,7%.
A testimoniarlo sono i dati di una ricognizione effettuata dalla Uil: la media del costo della Tari in Italia è stata di 325 euro nello scorso anno. L’aumento segnalato non è solo quello dell’ultimo anno, ma anche rispetto agli ultimi cinque anni: la tariffa sui rifiuti fa segnare, mediamente, un +7,7%.
Secondo quanto spiega il sindacato, tra il 2021 e il 2022 le città capoluogo di provincia in cui sono aumentate le tasse sulla gestione dell’immondizia sono 65. Si arriva così a un versamento medio nel 2022 di 325 euro, contro i 313 del 2021 e 301 del 2018. Vediamo quali sono stati i rincari nei singoli comuni italiani, secondo l’analisi della Uil.
Tari, in quali città costa di più
Lo studio del Servizio lavoro coesione e territorio della Uil riguarda i costi in 107 città capoluogo di provincia e prende in considerazione una famiglia con quattro componenti, una casa di 80 metri quadri e un reddito Isee di 25mila euro.
La tariffa più alta per la spazzatura si paga a Pisa, con 519 euro medi l’anno a famiglia. A Brindisi invece si arriva a 518 euro. Seguono Genova con 489 euro, Benevento con 481 e Messina a 476 euro. Subito dopo troviamo altri comuni siciliani: Catania a 475 euro, Siracusa a 472 e Agrigento a quota 471. Ancora il Sud protagonista con Taranto a 459 e Trapani e 457 euro.
In quali città la Tari è meno cara
All’opposto le città in cui la Tari è meno caro sono Belluno (169 euro a famiglia), Novara (174 euro) e Ascoli Piceno (181 euro). Sotto i 200 euro di media troviamo anche: Macerata (182 euro), Pordenone (186 euro), Brescia (187 euro), Trento (189 euro), Firenze (194 euro) e Vercelli (197 euro).
Quanto costa la Tari nelle grandi città
Tra le città metropolitane, quella con un costo medio della Tari più alto è Genova con 489 euro. Poi troviamo Messina a 476, Catania a 475, Reggio Calabria a 453, Napoli a 442 e Bari a 401. Si scende leggermente per Cagliari (395), Milano (338), Venezia e Palermo (332). A Torino si scende a 331 euro, a Roma a 314 e infine a Bologna il costo medio è di 228 euro e a Firenze di 194.
Dove è aumentata di più la tariffa sui rifiuti
C’è poi un altro dato, quello sugli aumenti più alti della Tari nel 2022. L’incremento maggiore si ha a Potenza (+85,9%), seguita da Fermo (+57,3%), Cosenza (+42,2%) e Taranto (+29,9%). Si registrano, però, anche delle diminuzioni: a Caltanissetta la tariffa sui rifiuti è scesa del 26,7%, a Firenze del 20,2%, a Crotone del 17,2%, a Siena del 15,3% e ad Alessandria del 9,2%.
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