Tassa sulla fortuna, un nuovo aumento della tassazione sulle vincite in Legge di Bilancio 2020. Allo Stato andrà il 20% di quanto incassato da Gratta e Vinci e Superenalotto. Stangata anche per le vincite alle videolottery già dal 15 gennaio.
Tassa sulla fortuna più cara dal 2020: la Legge di Bilancio interviene nuovamente sulla tassazione dei giochi, dopo le modifiche già apportata dal Decreto Fiscale.
Sono 308 i milioni di euro che lo Stato incasserà dall’aumento della tassa sulla fortuna, appesantita per colmare le mancate entrate dovute al rinvio della plastic tax e della sugar tax.
L’aumento riguarderà sia le tasse applicate per le vincite alle lotterie istantanee, come i Gratta e Vinci, che ai giochi numerici, come il Superenalotto. Un ulteriore ed immediato aumento si applicherà anche alle somme vinte a new slot e videolottery: dal 1° gennaio 2020 si pagherà il 20% sulle vincite superiori ai 200 euro.
È un gioco di contrappesi quello della Legge di Bilancio 2020 e tra i settori più colpiti dalle nuove tasse vi è sicuramente quello dei giochi, per il quale si prepara una vera e propria stangata dal prossimo anno.
Tassa sulla fortuna: nuovo aumento in Legge di Bilancio 2020
La prima stangata prevista dalla Legge di Bilancio 2020 si applicherà al PREU, il prelievo erariale unico applicato a videolottery (VLT) e newslot (AWP). Nel 2020, per vle VLT, si pagherà il 23,85%, dal 2021 l’aliquota passerà al 24% delle somme dovute.
Per le newslot, il prelievo sarà fissato all’8,50% nel 2020 e all’8,60% dal 2021.
Accanto ai concessionari, la nuova tassa sulla fortuna si abbatterà anche sui vincitori. Dal 15 gennaio 2020, si pagherà il 20% sulle vincite a videolottery e newslot di importo superiore ai 200 euro.
La tassa sulla fortuna dal 2020 sarà più pesante anche per le vincite a giochi numerici ed a lotterie con estrazione immediata. Dal 1° marzo 2020, sulle somme vinte a Gratta e Vinci e Superenalotto si pagherà il 20%, ma soltanto sulle vincite che superano i 500 euro.
Tassa sulla fortuna: aumento dal 2020 per rinviare sugar e plastic tax
Non c’è solo la necessità di contrastare la ludopatia alla base della scelta di aumentare le tasse sulle vincite. L’aumento della tassa sulla fortuna è una necessità del Governo, alle prese con richieste e pressioni su più fronti.
Le maggiori entrate previste dalla tassa sulla fortuna consentiranno di rinviare di qualche mese l’avvio della sugar tax e della plastic tax, due delle nuove imposte previste dalla Legge di Bilancio 2020 che non piacciono ad imprese e consumatori.
Per bilanciare le esigenze dell’Erario con le richieste di categoria, con un subemendamento del Governo alla Legge di Bilancio 2020 è stata rinviata la data di entrata in vigore della plastic tax al 1° luglio 2020, fissando al 0,50 centesimi al chilo l’imposta dovuta ed esentando i prodotti in tetrapak dalla nuova tassa verde.
Per la sugar tax l’avvio sarà invece molto probabilmente rinviato al mese di ottobre. Il rinvio della tassa sulle bevande zuccherate non placa gli animi delle aziende del settore, e non è escluso un passo indietro totale da parte del Governo.
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