Nei mesi da gennaio a maggio 2021 c’è stato un aumento di entrate di tasse e contributi nelle casse dello Stato: vediamo perché, dati MEF alla mano.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato i dati relativi a entrate tributarie e contributive degli primi cinque mesi del 2021, da gennaio a maggio. L’analisi è stata redatta dal Dipartimento delle Finanze e da quello della Ragioneria generale dello Stato.
Secondo i dati diffusi dal MEF, c’è stato un aumento delle entrate di tasse e contributi del 9,2%, corrispondente a +22.611 milioni di euro nelle casse dello Stato.
Significa forse che tasse e contributi sono aumentati nell’ultimo anno? Assolutamente no: vediamo perché.
Tasse e contributi, entrate in aumento nel 2021: ecco perché
Il comunicato stampa del MEF del 15 luglio mette nero su bianco i dati relativi alle entrate tributarie e contributive dei mesi da gennaio a maggio 2021.
Nei primi 5 mesi dell’anno c’è stata una crescita del 9,2%, corrispondente a + 22.611 milioni di euro, rispetto allo stesso periodo del 2020. Nel dettaglio:
- +16.877 milioni di euro di entrate tributarie (il dato comprende anche i principali tributi degli enti territoriali e le poste correttive);
- +5.734 milioni di euro di entrate contributive.
È lo stesso MEF a spiegare i motivi di questo aumento delle entrate: tra i provvedimenti presi dal Governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria ci sono state anche sospensioni, riduzioni o recupero dei versamenti per vari tipi di imposte. In questi 5 mesi i contribuenti sono stati chiamati a versare quanto dovuto dallo scorso anno.
Tasse e contributi, nel 2021 entrate in aumento e controlli fermi
Il rapporto del Dipartimento delle Finanze del MEF e della Ragioneria di Stato scende del dettaglio delle entrate tributarie e contributive e dedica un paragrafo anche ai controlli fiscali.
Nel periodo preso in considerazione, quindi gennaio-maggio 2021, il gettito relativo agli incassi da attività di accertamento e controllo è pari a 2.952 milioni di euro: una cifra non indifferente, ma comunque in calo rispetto allo stesso periodo del 2020 (-625 milioni di euro, -17,5%).
In flessione risulta:
- le imposte dirette (-252 milioni di euro, -15,5%);
- le imposte indirette (-373 milioni di euro, -19,1%).
La riduzione è legata agli interventi presi con i provvedimenti emergenziali, l’ultimo è arrivato col Decreto Fisco e Lavoro con il quale è stata prorogata al 31 agosto 2021 la sospensione dei termini di versamento di tutte le entrate derivanti da cartelle di pagamento, degli avvisi di accertamento e delle attività di notifica tutti gli atti di riscossione.
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