Partite IVA, chi paga le tasse a luglio e chi invece le paga a settembre? Le ultime novità in attesa di conferme ufficiali.
Chi paga le tasse a luglio e chi, invece, le paga a settembre? Il calendario delle scadenze fiscali delle partite IVA è fitto, e tra una proroga e l’altra è facile confondersi.
Facciamo chiarezza, in attesa che il rinvio delle imposte sui redditi disposto dal 20 luglio al 15 settembre con decreto MEF venga ufficializzato dalla legge di conversione del decreto Sostegni bis.
Partite IVA: chi paga le tasse a luglio?
La data canonica per pagare le imposte sui redditi (Irpef, Ires, cedolare secca, Irap) è il 30 giugno. Quest’anno si è ripetuto quanto accaduto nel 2020, con lo sdoppiamento della scadenza per le partite IVA in regime forfettario e per i soggetti che applicano gli ISA.
Due quindi le scadenze per versare saldo 2020 e acconto 2021 delle imposte sui redditi:
- il 30 giugno hanno pagato dipendenti e pensionati;
- entro il 20 luglio devono pagare forfettari e soggetti ISA.
Partite IVA e soggetti ISA in attesa della proroga ufficiale delle tasse a settembre
La proroga al 20 luglio è arrivata con il comunicato stampa/legge del MEF del 28 giugno.
Un ulteriore rinvio è però arrivato sotto forma di emendamento alla legge di conversione del Dl Sostegni bis. I destinatari dell’ennesima proroga sono sempre le partite IVA in regime forfettario e i soggetti che applicano gli ISA.
La nuova scadenza per pagare le imposte sui redditi è il 15 settembre e senza maggiorazioni, ma attenzione: manca l’ufficialità. Il DL Sostegni bis, infatti, è ancora in fase di conversione: l’ok definitivo del Senato deve arrivare entro il 24 luglio.
Visti i tempi stretti è però altamente improbabile che vengano apposte ulteriori modifiche.
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