TAV: pubblicati i bandi di gara per €2,3 miliardi, Conte: “Meglio la Agrigento-Caltanissetta”

Mario D’Angelo

11/03/2019

Che lo scontro politico sul TAV sia (ancora) una dialettica Nord-Sud Italia?

TAV: pubblicati i bandi di gara per €2,3 miliardi, Conte: “Meglio la Agrigento-Caltanissetta”

Il consiglio d’amministrazione di Telt ha approvato la pubblicazione dei bandi di gara - in francese gli avis de marchés - relativi agli interventi dei lotti francesi del tunnel del TAV Torino-Lione. Il via libera è stato siglato all’unanimità da parte dei consiglieri. L’importo dei lavori stimati ammonta a 2,3 miliardi di euro. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, intervenuto con forza sulla questione giorni fa, ha colto l’occasione per ribadire il punto di vista dell’esecutivo che ha trovato temporanea unità nell’attesa.

Conte tenta di evitare spaccatura su TAV

Allo zenit delle tensioni interne alla maggioranza, Conte aveva preso la situazione in pugno con una missiva al Cda di Telt, raccomandando di astenersi da ulteriori attività che avrebbero prodotto “vincoli giuridici ed economici per lo Stato italiano”. Quella di Conte è un’opera di mediazione fra le due forze Lega e 5Stelle, che rischierebbero su questo e altri fronti spaccature troppo profonde per proseguire uniti fino alle elezioni europee di maggio.

Per questo l’avvocato e docente Giuseppe Conte ha esibito sicurezza nei giorni scorsi, nel tentativo (al momento riuscito) di spostare l’attenzione su altri modi in cui i soldi per il TAV andrebbero utilizzati: altre piccole e grandi opere, messa in sicurezza, etc: temi cari anche alla Lega.

Telt sfida l’Italia?

Nonostante ciò, Telt - società partecipata per metà dallo Stato francese e metà per quello italiano, è andata avanti sui bandi di gara. Una sconfitta per il nostro esecutivo e, in particolare, per la componente grillina? Per il momento no. La mossa di Telt era già prevista: i 6 mesi per mettere in discussione il TAV, così come è scritto nel contratto di governo, sono proprio quelli che decorrono dalla pubblicazione degli avis de marchés alla loro scadenza.

Non c’è stata, come ha giustamente sottolineato Luigi Di Maio, una vittoria dell’una o dell’altra parte: la discussione continua. Anche la clausola che prevede esplicitamente “la facoltà di interrompere senza obblighi e oneri la procedura in ogni sua fase” era già contenuta nei precedenti bandi.

Una novità, però, in effetti c’è. Si tratta dell’obbligo, da parte di Telt, di verificare la volontà dei governi francese e italiano prima di procedere alla seconda fase. Una volta conclusa la selezione, Telt dovrà aspettare a inviare i capitolati di gara alle imprese. La Commissione Europea, intanto, continua a bacchettare l’Italia, questa volta per voce del commissario agli Affari Economici, il francese Pierre Moscovici, che ha definito il “dire che questo progetto è negativo [...] un errore”

“È un grande progetto strutturale, importante per la Ue, la Francia e l’Italia, motivo per cui sono stati decisi importanti finanziamenti europei”,

ha detto Moscovici. Nonostante ciò e a seguito della pubblicazione dei bandi, esponenti dell’esecutivo come il sottosegretario Di Stefano e la ministra Lezzi si sono detti più decisamente No TAV. E lo stesso Conte, prossimo alla visita in Sicilia, ha definito l’autostrada Agrigento-Caltanissetta un’opera più importante del TAV.

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