Facciamo il punto della situazione sullo stato dei lavori della nuova linea alta velocità Torino-Lione.
Il progetto della nuova linea alta velocità Torino-Lione parte da lontano. Sono ormai 30 anni che si sente parlare di questa opera strategica che mira a collegare la Francia e l’Italia. Erano i primi anni 90 quando nacque da parte del Governo francese e della società concessionaria esclusiva del trasporto ferroviario transalpino, la volontà di creare una nuova linea ferroviaria. Qualche anno dopo, precisamente il 29 gennaio 2001, a Torino, venne firmato l’accordo intergovernativo per la realizzazione dell’opera che sarebbe dovuta diventare una linea internazionale con un’estensione di oltre 230 chilometri tra l’Italia, da Torino, e la Francia, a Lione.
La stima dei costi iniziale era di 26 miliardi. Il 60% di quelli che spettavano all’Italia dovevano essere coperti con soldi privati che però non arrivarono mai e per questo il tutto passò nelle mani dello Stato. Alla fine ci ha pensato l’Ue che ha deciso di finanziare circa il 40-50% dei costi dell’opera. Sono passati tantissimi anni dalla firma dell’accordo, i cantieri sono iniziati senza non pochi problemi tra proteste in Val di Susa da parte di chi non vuole la Tav, modifiche all’opera e aumenti dei costi. Vediamo a che punto siamo oggi e quando aprirà.
Tav Torino-Lione: come è fatta
La linea alta velocità Torino-Lione punta a collegare in modo veloce la Francia e l’Italia. L’opera è composta da 3 parti:
- la parte francese tra Montmélian e Saint-Jean-de-Maurienne;
- la parte comune italo-francese, tra Saint-Jean-de-Maurienne e Bussoleno, ovvero il tunnel di base;
- la parte italiana, tra Bussoleno e Torino.
Il tunnel di base una volta completato sarà composto da 162km di gallerie tra quelle principali e i cunicoli di servizio. Da un punto di vista strategico, l’opera è importante per spostare gran parte del trasporto da gomma a rotaia decongestionando i valichi del Frejus, del monte Bianco e la frontiera di Ventimiglia per gli spostamenti da e verso la Francia. Si stima che consentirà di togliere dalle strade oltre 1 milione di camion all’anno e di far respirare meglio l’arco alpino grazie alla diminuzione di 1 milione di tonnellate di CO2 all’anno.
Anche per i passeggeri la nuova opera è comoda perché permetterà di viaggiare sulla Torino-Lione in 1h 47” contro le 3h 47” attuali. Anche da Milano a Parigi ci vorranno 4 ore e mezza anziché 7.
Stato dei lavori: quando finiranno e costi
Nel corso degli anni sono state effettuate diverse modifiche al progetto iniziale. In particolare tra il 2008 e il 2011 vi fu una revisione del progetto italiano, che prevede la modifica del tracciato sulla riva destra della Dora, rendendo obsoleti i tunnel Bussoleno e Musinè. L’Italia ha poi dovuto fare i conti con le continue proteste dei No Tav che sono arrivati a scontri anche violenti nei cantieri dell’alta velocità chiedendo lo stop ai lavori. Poi ci sono stati ritardi politici e il covid a rallentare lo stato dei lavori. Si sta procedendo ai lavori del tunnel di base sia dal lato francese che italiano. Secondo le più recenti stime i lavori dovrebbero ultimarsi nel 2032.
Il solo tunnel di base costerà 9,6 miliardi di euro, 5,5 all’Italia, 4,1 alla Francia. Appaltati al momento sono 5 i miliardi di euro spesi. A questi vanno aggiunti i costi della propria sezione. In Italia per la costruzione della nuova linea dovrebbero servire altri 4 miliardi di euro. Cifra che scenderebbe a 1,7 se si decidesse di adeguare la vecchia linea esistente di Orbassano. Fare una stima completa dei costi non è facile perché nel corso degli anni le voci di spesa sono aumentate sempre più e potrebbero aumentare ulteriormente.
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