Il primo ministro del Giappone, Shinzo Abe, si dimette. Lo ha confermato in una conferenza stampa. Queste le ultime novità che arrivano dalla nazione asiatica, suscitando incertezza sul futuro.
Il Giappone è in piena incertezza: il primo ministro Shinzo Abe si dimette.
La notizia è stata appena confermata in una conferenza stampa.
Indiscrezioni erano trapelate già dai media locali, suscitando sorpresa e confusione nella nazione asiatica. Anche i mercati ne hanno risentito, con gli indici nipponici in netto calo.
Abe ha intenzione di fare un passo indietro e presentare le dimissioni in seguito a problemi di salute. Nelle ultime due settimane il primo ministro ha visitato per due volte il Keio University Hospital, affermando ai giornalisti di essersi sottoposto a controlli medici.
Shinzo Abe si dimette: sorpresa in Giappone
Le prossime dimissioni di Shinzo Abe hanno colto di sorpresa il Giappone.
Il primo ministro ha comunicato in una conferenza stampa l’addio dalla carica:
“Il mio attuale stato di salute, a seguito dei recenti controlli, non mi consente di concentrarmi sulle questioni più importanti che riguardano il Governo, ed è il motivo per cui intendo farmi da parte”
La terza potenza mondiale si è risvegliata nell’incertezza in questo venerdì 28 agosto, tanto che gli indici nipponici in Borsa hanno evidenziato evidenti cali.
Abe è entrato in carica per la seconda volta nel 2012, reclamando nuovi piani per rilanciare l’economia in crisi attraverso un allentamento monetario senza precedenti e una riforma normativa che alla fine è stata etichettata come “Abenomics”.
È stato visto come un leader fermo e determinato a consolidare il potere ed è stato in grado di superare gli scandali, tra quello del 2017 su discutibili assegnazioni di terreni governativi per le scuole fornite ai soci di Abe e sua moglie Akie.
Sebbene il Governo abbia fornito pochi dettagli, i media nazionali hanno affermato che il primo ministro era sottoposto a cure per la colite ulcerosa, una malattia digestiva cronica che lo ha costretto a dimettersi dalla carica di premier già nel 2007.
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La novità delle dimissioni di Shinzo Abe non è di poco conto. Non solo si prefigura un cambiamento politico importante per la potenza asiatica. A suscitare preoccupazioni è anche il prossimo futuro economico del Giappone, alle prese con la recessione e con i segni ancora evidenti della pandemia.
Chi guiderà la nazione giapponese?
Se davvero verranno confermate le dimissioni di Abe, il Giappone dovrà decidere a chi affidare la nazione.
I nomi che si possono ipotizzare sono innanzitutto il segretario capo di gabinetto Yoshihide Suga, braccio destro di Abe da quando ha assunto l’incarico nel 2012. Suga è un candidato alla continuità che potrebbe essere scelto come primo ministro provvisorio se il premier si dimette improvvisamente.
Poi c’è anche il ministro delle finanze Taro Aso, vice primo ministro. Aso fa parte della cerchia ristretta di Abe.
Shigeru Ishiba, un ex ministro della Difesa, potrebbe essere il preferito degli elettori. Ha sostenuto politiche economiche considerate più populiste di quelle di Abe e in un’intervista ad aprile ha affermato che si stava accumulando troppa ricchezza nelle mani degli azionisti e dei proprietari di società.
Con le dimissioni di Abe, per il Giappone si apre una nuova fase. Le prossime ore saranno cruciali per capire cosa accadrà nella nazione asiatica.
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