Telecom Italia: vicini alla resistenza di periodo. Cosa aspettarsi?

Le azioni di Telecom Italia stanno beneficiando da novembre 2022 di una forte spinta rialzista causata da una serie di buone notizie riguardanti la società. Prima fra tutte la guerra di offerte per l’acquisto della rete contesa fra il fondo Kkr e Cdp. Kkr è già un investitore di minoranza di Tim ma ormai da mesi mostra particolare interesse nell’acquisizione di una quota di controllo nella rete fissa. La cessione permetterebbe una sostanziale riduzione dei problemi finanziari societari, come confermato più volte dalle parole dell’ l’AD Pietro Labriola. Lo stesso ha recentemente ribadito che Tim ha bisogno di operazioni straordinarie per abbattere il debito, così da tornare a crescere nei fondamentali. Anche Cdp sembra interessata a presentare un’offerta insieme al fondo Macquarie in controbattuta alla proposta di Kkr.

Intanto, i risultati del 2022 segnalano un discreto miglioramento rispetto alle aspettative, con ricavi ed Ebitda superiori alla guidance, principalmente grazie alla performance del Q4. Il miglioramento dei margini societari è stato ben apprezzato dai trader che hanno reagito attraverso massicci acquisti sul titolo TIT.

Azioni TIT: analisi tecnica sul titolo

Da un punto di vista tecnico la situazione si mostra interessante: il superamento del numerario degli €0,3, recentemente confermato dal pull-back avvenuto poco prima della fuoriuscita dei risultati del 2022, conferma l’interesse da parte degli operatori ad acquistare le azioni della società. Il prezzo degli €0,306 rappresenta una resistenza di periodo da non sottovalutare in quanto sembra essere l’unico scoglio tecnico prima del raggiungimento degli €0,36, distante circa un 20% rispetto ai prezzi attuali. I trader guardano poi con molta attenzione il gap fra gli €0,28 e gli €0,2629.

TIT, 1D Grafico a candele di Telecom Italia su timeframe giornaliero

Telecom Italia: strategie operative con i Turbo Certificates di UniCredit

In sintesi, sulle azioni TIT ipotizziamo una strategia «long». Un trader potrebbe tenere di riferimento due eventuali trigger: la rottura a rialzo della resistenza posta sugli €0,306 oppure pazientare che il prezzo torni a chiudere il gap e provare un acquisto nella zona sottostante il prezzo di €0,2628.

Per questo genere di operazione potrebbe aver senso utilizzare un certificato Turbo Open End di Unicredit con ISIN DE000HC0Q3S3. Il certificato ha come sottostante il titolo Telecom Italia e presenta una barriera distante attualmente il 49,03%.

Ricordiamo che tale barriera corrisponde a un vero e proprio stop loss, intrinseco nel prodotto, toccato il quale si genera automaticamente la chiusura della posizione.

I certificati Turbo Open End di Unicredit, inoltre, eliminano il problema del limite temporale dall’investimento senza però mantenere la presenza del fastidioso effetto compounding. Sono comunque strumenti finanziari complessi: per le operazioni di trading resta importante settare uno stop loss sulla base delle proprie esigenze e delle giuste regole di money management.