Sì chiamerà Gram e farà concorrenza a Libra, ma il progetto è segreto. I dettagli
Telegram lancia la sua criptovaluta. L’indiscrezione arriva dal New York Times, che dà come certa l’imminente mossa della compagnia nel comparto con Gram, valuta virtuale che - assicura la testata - consentirà anche l’invio di denaro.
L’app di messaggistica, storica rivale di Whatsapp, sembra prepararsi quindi a fare concorrenza a un altro colosso tech come Facebook, che solo pochi mesi fa ha annunciato lavori già ben avviati per il lancio di Libra, moneta virtuale che ha il potenziale per rivoluzionare il settore vista la portata dell’utenza del social di Mark Zuckerberg.
Ma i tempi si preparano ad essere molto più stretti per Telegram, che potrebbe debuttare con la sua valuta già entro i prossimi due mesi.
Telegram lancia la sua criptovaluta
Telegram è un’app di messaggistica nata nel 2013 dal lavoro dei fratelli Durov, due imprenditori russi.
In grado di riscontrare un successo di pubblico costante ma non veloce, ha raggiunto quota 200 milioni di utenti nel 2018.
Un volume che, per quanto non paragonabile a quello di Facebook, garantirebbe comunque a una criptovaluta i numeri per costruire un discreto business.
Non è affatto un caso se la notizia arriva proprio pochi mesi dopo l’annuncio dell’imminente arrivo di Libra, ancora lontanissima da un esordio e già all’attenzione di mercati, aziende, imprenditori e - su tutti - Authority internazionali.
Ad anticipare il piano di Telegram, a dire il vero, non sono state figure aziendali di spicco, bensì un gruppo di investitori che ha scelto di restare nell’anonimato, spiegando che la compagnia sta portando avanti la cosa in gran segreto.
Peserebbe sulla scelta della società di agire sottotraccia l’enorme attenzione - non tutta positiva - attirata da Libra, che ha spinto in pochi mesi a far sorgere anche molti dubbi su una sua eventuale nascita, che non sarebbe priva di ostacoli sul fronte legale.
Eppure Telegram, che fa della sicurezza il suo punto di forza, potrebbe avere destino ben diverso in un comparto del genere.
Tra le fonti che hanno anticipato la notizia al NYT, c’è chi ha assicurato un arrivo della prima versione di test già dal prossimo autunno, entro il 31 ottobre 2019.
A certificarlo in particolare un documento ufficiale riservato agli investitori, che farebbe esplicito riferimento all’impegno della società ad “erogare le prime valute virtuali entro il 31/10/2019”, visti i versamenti già considerevoli fatti da molti a copertura del progetto.
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