Telelavoro e Smart Working: ecco le novità della riforma Madia 2017

Vittorio Proietti

13 Febbraio 2017 - 17:27

Il telelavoro è la soluzione proposta dal Ministro Madia per il 2017: Smart Working sarà la nuova parola d’ordine, ma cosa vuol dire? Ecco la novità.

Telelavoro e Smart Working: ecco le novità della riforma Madia 2017

Telelavoro e Smart Working sono le proposte di riforma del Ministro Madia nel 2017: un approccio integrato tra Pubblica Amministrazione ed esigenze dei dipendenti miglioreranno i servizi e la qualità del lavoro.

Il telelavoro, cioè lavorare da casa, riuscirebbe a risolvere molti problemi dei lavoratori del pubblico impiego: gli spostamenti, il traffico, i disservizi. La riforma del pubblico impiego proposta dalla Madia, inoltre, consentirebbe un metodo di monitoraggio più efficace.

Smart Working è la parola chiave: un approccio aziendale che permetta al lavoratore e all’ufficio in cui lavora di rispondere ai bisogni reciproci, puntando sulla flessibilità.

Il lavoro da casa sarebbe la risposta del ministro Madia, ma non l’unica: vediamo in cosa consiste la riforma del pubblico impiego 2017 e cosa prevede in merito a telelavoro e Smart Working.

Telelavoro e Smart Working: ecco le novità della riforma Madia 2017

Il telelavoro rientrerebbe in quel concetto di Smart Working che la riforma proposta vorrebbe attuare nella Pubblica Amministrazione. Attualmente si tratterebbe di una bozza, ad oggi nessun impiegato pubblico è nella situazione di poter lavorare da casa.

La riforma promossa dalla direttiva Madia considera i vantaggi che un dipendente avrebbe nel poter svolgere il proprio lavoro da casa: nessun costo di trasporto, minore traffico nelle grandi città, minori disservizi nel trasporto pubblico.

Promuovere lo Smart working nella Pubblica Amministrazione italiana non è una sfida da poco: gli uffici pubblici sono refrattari al cambiamento e senza il dovuto monitoraggio si rischia di incentivare assenteismo e cattive abitudini.

Il ministro Madia ha appunto incluso il presupposto fondamentale a che il lavoro da casa possa funzionare: un team di esperti dovrà occuparsi di verificare sia la fattibilità del telelavoro per quell’ufficio, poi di valutarne l’efficienza. Solo in questo modo si avrà vantaggio nell’applicazione dello Smart Working.

Telelavoro e Smart Working: altri vantaggi della riforma Madia

Il telelavoro non sarebbe l’unica iniziativa di Smart Working della riforma Madia 2017: vi sarebbe anche l’accesso facilitato al part-time, ancora poco diffuso nella Pubblica amministrazione, oltre a più facili accordi con gli asili nido.

Il telelavoro promosso dalla riforma possiede alcuni vantaggi indiretti da considerare, soprattutto riguardo alle donne con bambini piccoli: con un numero maggiore di mamme a lavoro da casa, potrebbero regolarizzarsi le iscrizioni negli asili nido.

Lo Smart Working nella Pubblica Amministrazione ha proprio questo obiettivo: far si che lo Stato-azienda contempli le necessità del dipendente pubblico. In questo caso, andare incontro alle esigenze delle donne con il lavoro da casa potrebbe valutarsi anche in caso di maternità.

La riforma Madia è in stato embrionale, per ora si tratta di una direttiva; tuttavia l’attenzione alle famiglie è chiara. Sarebbero in progetto anche agevolazioni per campi estivi per i figli dei dipendenti. Non proprio una novità quest’ultima, ma almeno un tentativo apprezzabile.

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