In aumento i tentativi di truffa ai danni dei clienti bancari. Ecco come riconoscerle e a cosa fare attenzione.
Continuano ad essere in aumento i tentativi di truffa ai danni dei clienti bancari. I criminali informatici sono sempre in agguato, pronti a creare nuovi stratagemmi per cercare di rubare i dati personali delle persone per poi svuotare i conti correnti. Una delle tecniche più diffuse in tal senso è quella chiamata phishing che consiste nell’inviare finte email o sms con mittente l’istituto bancario.
Tali email o messaggi, con una scusa del conto bloccato ad esempio, ti invitano a cliccare sul link presente. Solo che al link spesso si apre una pagina identica a quella dell’istituto bancario ma non reale. Inserendo i dati personali in quella pagina, questi andranno a finire nelle meni dei truffatori che a quel punto avrebbero porta d’accesso al conto corrente svuotandolo. Riuscire a risalire poi a chi ha effettuato i prelievi è molto difficile, quasi impossibile.
L’ultimo allarme arriva dalla Germania dove almeno 5 istituti bancari sono stati presi di mira dai truffatori con centinaia di frodi che hanno interessati tantissimi clienti. Ecco quali e a cosa fare attenzione.
Truffe online in aumento: come riconoscerle
Sono 5 gli istituti di credito che in Germania stanno subendo un’ondata di phishing. I truffatori contattano i clienti per conto della banca chiedendo di fornire i dati personali con una scusa. Chi cade nella truffa molto spesso si ritrova con il conto corrente prosciugato. Per evitare tutto questo è molto importante saper riconoscere le email false.
Le banche coinvolte sono: Postbank, Consorsbank, Comdirect, Volksbank e Deutsche Bank. Il modus operandi è molto simile. Arriva una email con mittente uno dei 5 istituti di credito. C’è chi comunica che l’account verrà disattivato entro le prossime 24 ore e che è necessario compiere una precauzione di sicurezza di routine. Chi invece avvisa l’utente della scadenza di alcuni parametri che vanno rinnovati.
Queste email hanno in testata il logo della banca e un link al loro interno. Molto spesso questi link rimandano a siti web con un layout molto simile a quelli dell’istituto. Così è molto facile cadere nel tranello, inserire i dati e ritrovarsi i conti svuotati.
Riconoscere le mail di phishing alla fine però non è così difficile con le giuste accortezze. Il primo sospetto dovrebbe venire quando una mail ti chiede di inserire i propri dati personali su un sito esterno. È raro che una banca chieda informazioni personali ad un cliente tramite email. Altro consiglio è leggere il mittente della mail che non è mai l’indirizzo ufficiale della banca.
Poi rileggendo bene il testo spesso si trovano errori grammaticali perché chi crea queste false mail non è dello stesso paese ma utilizza programmi di traduzione online. Occhio anche agli allegati che non andrebbero mai scaricati e aperti. L’unica cosa da fare quando una mail è sospetta è cestinarla senza cliccare o scaricare alcun allegato o link esterno.
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