Tessere per il reddito di cittadinanza: cosa sono e chi le sta stampando?

Simone Micocci

29 Novembre 2018 - 12:08

Di Maio: “Stiamo stampando le tessere per il reddito di cittadinanza”. Durigon: “Non è vero”. Facciamo chiarezza su quanto sta accadendo in queste ore analizzando il probabile funzionamento della tessera elettronica per il reddito di cittadinanza.

Tessere per il reddito di cittadinanza: cosa sono e chi le sta stampando?

Il reddito di cittadinanza sarà erogato su delle tessere elettroniche.

Lo ha annunciato il Ministro del Lavoro - Luigi Di Maio - nel corso del suo intervento alla trasmissione Piazzapulita di La7 andato in onda nella giornata di giovedì 22 ottobre.

Un intervento al seguito del quale sono insorte diverse polemiche, tanto da far nascere un’interrogazione parlamentare. Ad essere incriminato è l’annuncio fatto da Di Maio in merito al fatto che il Governo abbia già dato mandato di “stampare le prime 5 o 6 milioni di tessere elettroniche”.

Dopo queste parole in molti si sono chiesti come sia possibile stampare delle tessere elettroniche senza conoscere esattamente il numero dei beneficiari del reddito di cittadinanza visto che il decreto con il quale verranno stabiliti tutti i requisiti necessari non è ancora stato approvato.

Senza contare poi che da parte degli enti che potrebbero essere stati incaricati dal Governo per stampare le tessere elettroniche non vi è alcuna conferma in merito.

La questione è stata affrontata in primis da Lilli Gruber in “Otto e mezzo”, in un’intervista alla sottosegretaria al ministero dell’Economia e delle Finanze - Laura Castelli - diventata virale sul web per la poca chiarezza della sua risposta, e poi da un’interrogazione davanti alla commissione Lavoro della Camera dei Deputati alla quale ha risposto il sottosegretario Claudio Durigon facendo chiarezza sull’accaduto.

Ma andiamo con ordine e proviamo a capire quale sarà il funzionamento delle tessere elettroniche per il reddito di cittadinanza.

Tessere elettroniche per il reddito di cittadinanza

Sono diversi anni ormai che i contributi previsti dalle misure per il sostegno alla povertà vengono erogati su una card elettronica; prima la social card, adesso la carta REI e in futuro la tessera per il reddito di cittadinanza.

Come anticipato in più occasioni da Di Maio, per il reddito di cittadinanza ci sarà un monitoraggio sugli acquisti; questo, infatti, dovrà essere utilizzato per acquistare beni essenziali e non per cose futili (ad esempio, ci dovrebbero essere delle limitazioni per le agenzie di scommesse).

Per lo stesso motivo ci saranno anche dei limiti riguardo al prelievo in contanti del reddito di cittadinanza, visto che la maggior parte della somma dovrà essere spesa tramite i POS abilitati così da garantire la tracciabilità e anche il pagamento dell’IVA.

Per quanto riguarda l’invio della tessera elettronica - che dovrebbe utilizzare il circuito Bancomat - questa arriverà direttamente a casa ai percettori del reddito di cittadinanza, come confermato da Di Maio stesso.

Ad oggi, comunque, non ci sono altre informazioni sulle tessere elettroniche per il reddito di cittadinanza, visto che il decreto apposito non è ancora pronto.

Ecco perché a molti è sembrato strano che il Governo abbia già dato mandato ad un ente (non svelato da Di Maio) di stampare le prime 5 o 6 milioni di tessere.

Chi sta stampando le tessere per il reddito di cittadinanza?

La risposta a questa domanda è: nessuno. Ad oggi, infatti, il Governo non ha incaricato nessuno della stampa delle tessere elettroniche, come svelato da Durigon durante un’interrogazione avvenuta di fronte alla Commissione Lavoro della Camera.

Il sottosegretario al Lavoro ha smentito Di Maio, aggiungendo però che le sue parole sono “la logica conseguenza dell’intento di questo governo di attuare in tempi quanto più celeri possibili la realizzazione di tutte queste misure in grado di rilanciare il tessuto sociale economico e produttivo di questo Paese”.

L’incarico per la stampa delle tessere elettroniche - che molto probabilmente verrà affidato ad un ente pubblico come l’Inps o l’Agenzia per l’Italia Digitale, o anche a Poste Italiane - quindi non è stato ancora assegnato, ma lo sarà presto.

Il tutto comunque verrà chiarito una volta che il provvedimento che introdurrà reddito e pensione di cittadinanza sarà pronto e approvato dal Consiglio dei Ministri.

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