Secondo uno studio americano i test covid fai da te sono affidabili purché fatti dopo un preciso lasso di tempo dalla comparsa dei sintomi.
Sull’efficacia dei test covid fai da te c’è sempre stato un grande sospetto. Sono in molti a credere che il test casalingo per capire se si è positivi al covid-19 non sia molto affidabile nel risultato.
Un recente studio americano che ha coinvolto 225 adulti e bambini ha permesso di capire di più sulla reale efficacia del test covid fai da te e soprattutto in quale preciso momento dopo il contagio è in grado di dare il risultato più attendibile.
Ecco quando sono più attendibili i test covid fai da te: la ricerca americana
Uno studio coordinato dai Centers for Disease Control and Prevention americani e pubblicato su Jama Internal Medicine ha permesso di portare alla luce l’efficacia dei tamponi casalinghi per riscontrare la positività al covid.
L’analisi ha visto protagonisti 225 adulti e bambini americani risultati positivi al covid-19 da un test molecolare e che hanno deciso di ripetere spontaneamente il tampone a casa.
Ciò che è stato accertato è che il tampone casalingo è risultato meno efficace del molecolare. Differenza che si è però assottigliata sempre di più man mano che ci si avvicinava alla finestra temporale corretta.
I ricercatori hanno scoperto che a distanza di precisi giorni dalla comparsa dei sintomi il test covid fai da te è risultato molto efficace, quasi quanto un tampone molecolare.
Tra i 3 e i 4 giorni dalla comparsa dei sintomi il test casalingo è risultato efficace al 77%. Con l’avanzare dei giorni però il test fai da te ha avuto un calo vertiginoso dell’efficacia rispetto al molecolare.
Più passano i giorni meno efficaci diventano i tamponi fai da te
Dopo 6 giorni dalla comparsa dei sintomi l’86% dei pazienti è risultato positivo al molecolare. Gli stessi sottoposti a tampone rapido casalingo sono risultati positivi solo nel 61% dei casi. Dopo 11 giorni l’efficacia dei tamponi rapidi cala di moltissimo quasi a risultare totalmente inefficaci.
Se la positività con il molecolare dopo 11 giorni era ancora all’86%, con il rapido questa percentuale è scesa al 16%.
La ricerca ha voluto portare alla luce anche l’inefficacia dei tamponi rapidi nei primissimi giorni dell’infezione. Se il primo tampone effettuato alla comparsa dei sintomi è negativo, è sempre meglio ripeterlo dopo un paio di giorni. In questo modo, con il doppio tampone a due giorni di distanza la validità del test raggiunge l’85%. Se fatti in due giorni consecutivi cala ma di poco (81%).
Ma non solo finestra temporale. I tamponi fai da te casalinghi si sono mostrati sensibili anche al fatto che un paziente sia sintomatico o asintomatico. Dai test del campione è emerso la sua capacità di riscontrare correttamente la positività nelle persone con sintomi: 80%. Meno invece nelle persone asintomatiche la cui validità è scesa al 50%. Differenze analoghe sono state riscontrate anche tra i vaccinati e i non vaccinati.
Quindi ricapitolando secondo questa ricerca americana il momento corretto per avere la massima validità ed efficacia del tampone fai da te casalingo è tra il 3° e il 4° dalla comparsa dei sintomi.
I ricercatori consigliano di sottoporsi ad un test il primo giorno dalla comparsa dei sintomi. Anche se negativo, è sempre meglio ripetere il tampone dopo 2 giorni per avere una maggiore sicurezza.
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