TFR lavoratore dipendente società in crisi o liquidazione: chi paga?

Francesco Oliva

30 Settembre 2016 - 09:47

Tfr ovvero trattamento di fine rapporto o liquidazione: come funziona nel caso di società in liquidazione o in crisi? Ecco cosa prevede la normativa in materia di tfr per aziende in crisi o in stato di liquidazione.

TFR lavoratore dipendente società in crisi o liquidazione: chi paga?

Il Tfr è l’acronimo di trattamento di fine rapporto, comunemente conosciuto come liquidazione o buona uscita. Come sappiamo, si tratta di una retribuzione differita di cui il lavoratore ha diritto nel caso di cessazione (volontaria o involontaria) del rapporto di lavoro. Nei mesi scorsi qui su ForexInfo.it ci siamo occupati ampiamente di tassazione tfr e di come scegliere la destinazione (azienda o fondi pensione?) della propria liquidazione.
In questo intervento, invece, ci occupiamo di come funziona la corresponsione del tfr nel caso di aziende in stato di liquidazione volontaria senza risorse monetarie. Cosa deve fare e cosa rischia il lavoratore?

Ecco cosa prevede la normativa in materia di corresponsione del tfr al lavoratore dipendente di aziende in stato di liquidazione.

Pagamento tfr lavoratore dipendente azienda in stato di liquidazione: i riferimenti normativi

Il tfr rappresenta una componente fondamentale della retribuzione del lavoratore; spesso si tratta dell’unica forma di risparmio possibile, spesso utilizzata dalle famiglie italiane per investimenti importanti: la casa, l’istruzione dei propri figli, le spese da sostenere per la salute.
Il tfr è quindi tutelato da una normativa molto severa, in modo da tutelare il lavoratore ed i relativi diritti tutelati dalla Costituzione.

Ma quali sono i principali riferimenti normativi in materia di tfr?
Un primo importantissimo riferimento normativo in materia di tfr è quello sul “Fondo di garanzia per il trattamento di fine rapporto”, istituito dall’ art. 2 della Legge 297/1982, avente l’obiettivo di sostituirsi al datore di lavoro, in caso di insolvenza di quest’ultimo, nel pagamento del T.F.R. e/o delle ultime tre mensilità ai lavoratori subordinati, cessati dal lavoro, o loro aventi diritto (art. 2120 codice civile).

Recentemente, col D.Lgs 186/2005 adottato in attuazione della direttiva comunitaria 2002/74/CE del 23 settembre 2002 sono state regolamentate anche le situazioni “transnazionali”.

Pagamento tfr lavoratore dipendente azienda in stato di liquidazione: chi paga se l’azienda non ha soldi?

Alcuni aspetti problematici sorgono quando l’azienda non è in grado di pagare i propri lavoratori dipendenti a causa della crisi economica. Cosa succede, per esempio, se l’azienda è stata messa volontariamente in stato di liquidazione? Chi paga il tfr al lavoratore dipendente nel caso in cui non ci siano soldi sufficienti?

Da questo punto di vista la normativa è chiara. Nel caso in cui l’azienda sia in crisi o sia stata messa volontariamente in stato di liquidazione, il TFR dei lavoratori dipendenti viene comunque garantito dal Fondo di garanzia INPS. Tale principio è stato sancito anche dalla giurisprudenza che afferma come “il pagamento del TFR maturato dal dipendente è a carico del Fondo di Garanzia anche se non sussiste tecnicamente il fallimento del datore di lavoro ma questi si dimostra insolvente”.

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