Tik Tok, Instagram e diritto d’autore: cosa rischi se usi musica nei video

Giorgia Dumitrascu

17 Gennaio 2025 - 11:57

Musica nei video viralità e violazione: è possibile evitare richieste di risarcimento rispettando il diritto d’autore sui social?

Tik Tok, Instagram e diritto d’autore: cosa rischi se usi musica nei video

Un video virale, un brano famoso e una richiesta di risarcimento da €20.000: è la lezione appresa a caro prezzo da un’azienda italiana che, pubblicando su TikTok senza autorizzazione, ha scoperto quanto può costare ignorare le norme sul copyright. E questo è solo un esempio. La recente causa tra Sony Music Entertainment e Marriott International ha visto il colosso discografico accusare la catena alberghiera di aver utilizzato senza licenza ben 931 brani musicali in campagne pubblicitarie sui social media, chiedendo un risarcimento di 139 milioni di dollari.

Tra i brani coinvolti figuravano pezzi iconici di Beyoncé e Michael Jackson, a dimostrazione di come anche grandi aziende possano incorrere in pesanti conseguenze legali. Tali casi sono un campanello d’allarme per chiunque crei contenuti sui social: la creatività non basta, rispettare le regole del diritto d’autore è fondamentale per evitare conseguenze legali.

Cos’è il diritto d’autore e come si applica alla musica sui social

Il diritto d’autore è l’insieme di norme giuridiche che tutela le opere dell’ingegno di carattere creativo, conferendo all’autore diritti esclusivi sia di natura morale che patrimoniale, come il controllo sull’uso, la distribuzione e la riproduzione. La principale fonte normativa è la legge 22 aprile 1941, n. 633, che tutela opere quali composizioni musicali, testi letterari, opere d’arte e altre espressioni creative. L’uso di musica protetta da diritto d’autore nei propri contenuti sui social media senza adeguata autorizzazione costituisce una violazione della normativa vigente.

Le piattaforme come TikTok e Instagram, per facilitare l’utilizzo legale della musica, mettono a disposizione brani per i quali hanno ottenuto le necessarie licenze. Tuttavia, l’uso di brani al di fuori di queste librerie richiede l’ottenimento di autorizzazioni dai titolari dei diritti o dalla SIAE.

Infatti, l’autore di un brano musicale detiene:

  • diritti morali: diritto alla paternità dell’opera e al rispetto della sua integrità;
  • diritti patrimoniali: diritto di sfruttamento economico dell’opera, tra cui riproduzione, distribuzione, esecuzione pubblica e comunicazione al pubblico.

Quali sono le regole di TikTok e Instagram sull’uso della musica nei video

Il diritto d’autore tutela le opere creative, inclusa la musica. Sui social media come TikTok e Instagram, usare brani senza autorizzazione può comportare sanzioni civili e penali. TikTok offre una libreria musicale chiamata ’Suoni’, che include brani già autorizzati per l’uso. Questa funzionalità aiuta gli utenti a evitare violazioni del copyright e garantisce che i video rispettino il diritto d’autore. Gli utenti possono selezionare questi brani per accompagnare i propri video, a condizione che l’uso sia destinato esclusivamente a fini personali e non commerciali. Invece, per gli utenti che intendono usare la piattaforma per scopi commerciali, come la promozione di un marchio o di un prodotto, TikTok prevede la sezione «Suoni Commerciali». Inoltre, gli utenti hanno anche la possibilità di caricare audio originale dai propri dispositivi, creando così «Suoni Originali». In questo caso, l’utente deve possedere tutti i diritti necessari per l’uso di tali brani.
Instagram, d’altro canto offre una vasta libreria musicale integrata, che consente agli utenti di aggiungere brani ai propri contenuti senza incorrere in violazioni di copyright. Nelle storie e nei Reels, gli utenti possono selezionare brani dalla libreria musicale di Instagram tramite l’adesivo «Musica».

Ma quali sono le limitazioni e i divieti? TikTok e Instagram stabiliscono alcune restrizioni nell’uso della musica:

  • durata del brano: in alcuni casi, possono essere imposte limitazioni sulla durata del brano utilizzato nei video, generalmente consentendo l’uso di segmenti fino a un minuto;
  • modifiche al brano: non è permesso alterare in modo significativo il carattere fondamentale di un brano protetto da copyright, a meno che l’utente non disponga dei diritti o delle autorizzazioni per farlo;
  • uso autonomo dell’audio: l’uso della musica come audio autonomo, senza un video di accompagnamento, è vietato;
  • usi illegali: è proibito utilizzare la musica in modo illegale, in relazione a contenuti illegali o in violazione delle Linee guida della Community di TikTok.

Cosa si rischia legalmente usando musica protetta senza autorizzazione

In caso di violazione del diritto d’autore gli autori o i titolari dei diritti patrimoniali, come le case discografiche o le società di gestione collettiva, possono agire in sede civile per tutelare i propri diritti.

Tra le conseguenze previste:

  • risarcimento del danno: l’art. 158 della l. n. 633/1941 consente al titolare del diritto d’autore di richiedere il risarcimento dei danni patrimoniali e morali subiti a causa della violazione. Il risarcimento può essere calcolato considerando il mancato guadagno derivante dall’uso illecito nonché il danno all’immagine dell’autore;
  • ordine di inibitoria: l’art. 161 consente al giudice di ordinare la cessazione immediata dell’uso della musica protetta, disponendo anche la rimozione dei contenuti online che violano il copyright;
  • confisca e distruzione: nei casi più gravi, il giudice può disporre la confisca del materiale utilizzato illecitamente e la distruzione delle copie fisiche o digitali non autorizzate.

Conseguenze penali

Le violazioni più gravi possono configurare ipotesi di reato, sanzionate con pene pecuniarie e, in alcuni casi, con la reclusione. La l. n. 633/1941 prevede delle sanzioni penali:

  • l’art. 171-ter disciplina i reati legati alla duplicazione e alla distribuzione abusiva di opere protette, con pene che includono la reclusione da sei mesi a tre anni e una multa da 2.582 a 15.493 euro. Se la violazione riguarda opere protette appartenenti a un autore noto o se viene commessa a fini di lucro, le sanzioni possono essere più severe;
  • anche l’uso per scopi commerciali di musica senza autorizzazione può rientrare tra i reati.

Rischi sui social media

L’uso di musica protetta senza autorizzazione su piattaforme come TikTok e Instagram comporta rischi specifici:

  • rimozione dei contenuti: le piattaforme utilizzano sistemi di rilevamento automatico per individuare brani protetti. Se viene rilevata una violazione, il contenuto viene immediatamente rimosso o silenziato;
  • sospensione o chiusura dell’account: violazioni ripetute possono portare alla sospensione temporanea o permanente dell’account utente;
  • azioni legali da parte dei titolari dei diritti: i titolari possono richiedere il risarcimento dei danni direttamente agli utenti, specialmente se il contenuto ha ottenuto un’ampia visibilità.

Anche chi utilizza musica protetta per scopi apparentemente innocui, come l’accompagnamento di un video personale, è tenuto a rispettare il diritto d’autore. Non rileva l’intento dell’utente: l’assenza di scopo di lucro non esime dalla responsabilità civile e, in alcuni casi, penale.

Uno dei modi più semplici per rispettare il diritto d’autore, come abbiamo visto, è scegliere brani autorizzati per l’uso attraverso le librerie musicali integrate. Infatti, se si desidera utilizzare musica al di fuori delle librerie fornite, è necessario ottenere licenze specifiche dai titolari dei diritti. Questo può avvenire tramite società di gestione collettiva, come SIAE in Italia o Soundreef, o direttamente con gli autori o le case discografiche.

Optare per musica royalty-free

La musica royalty-free è una scelta sicura per video e progetti. Offre licenze preautorizzate che semplificano l’uso legale nei contenuti social e commerciali. Piattaforme come Epidemic Sound, Artlist o AudioJungle offrono ampie librerie di musica royalty-free, ideali per video online, progetti commerciali e contenuti creativi. Tuttavia, anche in questo caso, occorre leggere i termini di licenza. Alcune licenze royalty-free potrebbero limitare l’utilizzo a specifici contesti (ad esempio, esclusivamente per video personali o non monetizzati).

Uso di musica in pubblico dominio

La musica che rientra nel pubblico dominio, ovvero le opere il cui diritto d’autore è scaduto, può essere utilizzata liberamente senza richiedere autorizzazioni. Tuttavia, è importante verificare che la registrazione specifica del brano sia anch’essa priva di protezione. Ad esempio, mentre le opere classiche come quelle di Mozart sono libere da copyright, una registrazione moderna di tali opere potrebbe essere protetta. Allo stesso modo, alterare un brano protetto, anche per creare una versione “originale”, può essere considerato una violazione se non si dispone delle necessarie autorizzazioni.

Strumenti di licenza creativa (Creative Commons)

Un’ulteriore opzione è rappresentata dall’utilizzo di brani con licenza Creative Commons, che consentono un uso gratuito sotto determinate condizioni. Ad esempio:

  • alcune licenze richiedono l’attribuzione all’autore;
  • altre possono vietare modifiche al brano o l’uso commerciale.
    Le piattaforme come Free Music Archive o Jamendo offrono ampie raccolte di musica con licenze Creative Commons, ma è essenziale leggere attentamente i dettagli di ciascuna licenza.

Affidarsi a piattaforme specializzate

Esistono piattaforme specificamente dedicate all’offerta di brani musicali per video online. YouTube, ad esempio, offre una Audio Library con musica gratuita da utilizzare nei video caricati sulla piattaforma. Allo stesso modo, strumenti come Soundstripe o PremiumBeat forniscono soluzioni legali e flessibili per i creatori di contenuti.

Come segnalare una violazione del diritto d’autore su TikTok e Instagram

Segnalare una violazione del diritto d’autore su TikTok e Instagram è una procedura che consente ai titolari dei diritti di proteggere le proprie opere dall’uso non autorizzato. Entrambe le piattaforme offrono strumenti specifici per inviare reclami.

Procedura su TikTok

TikTok dispone di un sistema strutturato per la gestione delle segnalazioni di violazioni del copyright, accessibile attraverso il modulo online disponibile nella sezione dedicata alle questioni legali.

Per segnalare una violazione, è necessario fornire informazioni dettagliate, tra cui:

  1. l’identificazione del contenuto protetto da copyright che è stato utilizzato senza autorizzazione;
  2. l’URL specifico del video contestato;
  3. una dichiarazione che attesti che il segnalante è il titolare dei diritti o è autorizzato a rappresentarlo.

TikTok esamina le segnalazioni in conformità con il Digital Millennium Copyright Act (DMCA) e, qualora ritenga valida la richiesta, procede alla rimozione del contenuto contestato. In caso contrario, l’utente segnalato ha diritto a contestare la rimozione, fornendo prove del rispetto delle normative.

Procedura su Instagram

Anche Instagram offre un processo formalizzato per segnalare violazioni del copyright. La piattaforma richiede al segnalante di utilizzare il modulo di segnalazione, accessibile nella sezione “Centro Assistenza” del sito o dell’app. È essenziale includere i seguenti dettagli:

  1. descrizione chiara dell’opera protetta da diritto d’autore;
  2. link al contenuto che si ritiene violi i diritti;
  3. dichiarazione firmata digitalmente che confermi l’autenticità della richiesta.

Instagram, come TikTok, verifica le segnalazioni e, se necessario, rimuove il contenuto in violazione. Gli utenti che ritengono di aver pubblicato il contenuto in conformità con la normativa (ad esempio, grazie a una licenza valida) possono presentare un’opposizione formale.

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