Da tempo sotto i riflettori del mercato, il titolo del settore tlc continua a registrare nuovi minimi a Piazza Affari. Il tonfo di ieri porta il valore di mercato di TIM al di sotto di quello della controllata TIM Brasil. Come comportarsi ora in Borsa?
Il titolo Telecom Italia prova a mettere in piedi un timido rimbalzo questa mattina dopo il tonfo sui minimi storici a 0,4410 euro avvenuto ieri.
Telecom Italia, grafico mensile. Fonte: Bloomberg
Sulle ultime due sedute ha pesato soprattutto il profit warning lanciato sull’esercizio 2018 e la maggior cautela sull’outlook 2019, ma soprattutto il continuo scontro tra gli azionisti di maggioranza che sta generando incertezza nel mercato.
Ai prezzi di oggi la capitalizzazione del titolo quotato a Piazza Affari scende a 6,674 miliardi di euro. Ad evidenziare la pressione di vendita nella seduta di ieri, inoltre, l’aumento dei volumi al di sopra della media giornaliera degli ultimi 30 giorni di negoziazione. Ieri sono stati scambiati 187 milioni di pezzi, pari all’1,22% del capitale, rispetto ad una media di 106 milioni di pezzi negoziati.
Con il calo della capitalizzazione, Telecom ad oggi ha un valore addirittura inferiore a quello della sua controllata TIM Brasil, valutata più di 7 miliardi di euro. A tal proposito gli analisi di Mediobanca hanno evidenziato che con una capitalizzazione di mercato inferiore a 10 miliardi le azioni TIM sono scambiate con uno sconto del 20% rispetto ai competitor sulla base del multiplo ev/ebitda 2019.
Per gli investitori dunque sarà importante monitorare l’evolversi del titolo quotato a Piazza Affari sia in ottica di operatività di breve termine che di investimento. Dal punto di vista societario i prossimi appuntamenti caldi per Telecom Italia sono calendarizzati per fine gennaio e febbraio. Il 17 gennaio è prevista un’assemblea degli azionisti e il 21 febbraio saranno comunicati al mercato i risultati dell’esercizio 2018.
Strategie di breve e lungo termine su TIM
Graficamente l’abbandono del supporto statico a 0,4718 euro ha indebolito ulteriormente la view sul titolo. Tuttavia la presenza dei corsi su livelli di supporto storici potrebbe fornire un valido punto di ingresso per acquistare il titolo in ottica di lungo periodo. Per quanto riguarda l’operatività di breve termine invece, il trend ribassista in atto dai top segnati ad aprile in area 0,8810 euro orienterebbe i trader che hanno un orizzonte temporale più ristretto ad implementare strategie di matrice ribassista. In tal caso il proseguimento del recupero delle quotazioni di oggi potrebbe fornire l’implementazione di strategie short in prossimità del livello statico abbandonato con le sedute di lunedì e martedì scorsi a 0,4718 euro.
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