TIM può salire del 45% ma l’uscita di Vivendi è ancora lontana

Claudia Cervi

29 Agosto 2024 - 17:13

Oggi il titolo è in coda al Ftse Mib ma per gli analisti è un’opportunità di investimento interessante in vista degli sviluppi futuri (sul dossier Vivendi).

TIM può salire del 45% ma l’uscita di Vivendi è ancora lontana

Il titolo Telecom Italia (TIM) continua a destare interesse tra gli analisti, con una prospettiva di crescita potenziale del 45%, con un target price a 0,34 euro per azione. Questa valutazione positiva riflette l’ottimismo degli investitori nonostante le incertezze legate all’uscita di Vivendi dal capitale di TIM, un processo che appare ancora lontano dalla sua conclusione.

Oggi il titolo è in coda al Ftse Mib, in calo dell’1,22% a 0,2354 euro.

Secondo Equita SIM, l’attenzione dei mercati sulla possibile uscita di Vivendi potrebbe giocare un ruolo cruciale nella futura performance del titolo. Il recente rumor di un interesse da parte di una cordata di investitori per rilevare una quota del 6-7% detenuta da Vivendi ha alimentato speculazioni su una possibile ristrutturazione del capitale.

Equita stima che tale operazione potrebbe valutare TIM tra 0,34 e 0,39 euro per azione, un premio significativo rispetto ai livelli attuali di Borsa.

Nonostante l’interesse, la situazione rimane incerta. Vivendi, che detiene una quota del 23,7% in TIM, sta esplorando diverse opzioni per monetizzare il suo investimento, inclusa la possibilità di cedere la sua partecipazione in blocco attraverso un’operazione unica. Questa strategia, se confermata, potrebbe garantire al gruppo francese un ritorno parziale sull’investimento iniziale di 4 miliardi di euro, nonostante l’attuale capitalizzazione di mercato di TIM, che si attesta a circa 5,2 miliardi di euro.

Gli analisti di Equita sottolineano che l’interesse verso la quota di Vivendi e le valutazioni proposte rappresentano segnali positivi per TIM, suggerendo una potenziale rivalutazione del titolo. Tuttavia, evidenziano anche che le trattative sono ancora in una fase preliminare, con numerosi fattori, tra cui il supporto politico e la strategia di valorizzazione, ancora da definire.

Nel contesto di queste dinamiche, la visione degli analisti rimane positiva, con TIM che viene considerata un’opportunità di investimento interessante, soprattutto in vista di eventuali sviluppi futuri legati alla presenza di nuovi investitori e alla possibile ristrutturazione della società.

TIM: strategie operative con i Turbo Certificates di UniCredit

Le azioni TIM sono salite al cospetto della prima resistenza in area 0,24, arenandosi prima di raggiungere a 0,2540 la resistenza offerta dalla trend line che scende dai massimi di settembre 2023. La rottura decisa di questo ostacolo potrebbe rilanciare la reazione messa a segno da agosto in direzione di target a 0,2650, 0,2740 e 0,30 circa. Nella direzione opposta, discese sotto 0,22 metterebbero in discussione lo scenario rialzista prospettando approfondimenti verso area 0,20 almeno.

Grafico giornaliero azioni TIM Grafico giornaliero azioni TIM Fonte Baha

Per operare long su TIM potrebbe aver senso utilizzare un certificato Turbo Open End di Unicredit con ISIN DE000HD7TY55. Il certificato ha come sottostante TIM e presenta una barriera distante attualmente il 19%.

Per operare Short, invece, potrebbe essere appropriato utilizzare il certificato Turbo Open End Short di Unicredit con ISIN DE000HD3LH58, avente una barriera distante il 18,81% come sottostante TIM.

Ricordiamo che tale barriera corrisponde a un vero e proprio stop loss, intrinseco nel prodotto, toccato il quale si genera automaticamente la chiusura della posizione.

I certificati Turbo Open End di Unicredit, inoltre, eliminano il problema del limite temporale dall’investimento senza però mantenere la presenza del fastidioso effetto compounding. Sono comunque strumenti finanziari complessi: per le operazioni di trading resta importante settare uno stop loss sulla base delle proprie esigenze e delle giuste regole di money management.

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