Tonnellate d’oro tornano in Svizzera dagli USA

Alessandro Nuzzo

26 Aprile 2025 - 12:04

Le tonnellate d’oro che a dicembre erano state importate dalla Svizzera negli USA adesso stanno facendo il percorso inverso: ecco perché.

Tonnellate d’oro tornano in Svizzera dagli USA

Lo scorso mese di dicembre gli operatori istituzionali del mercato hanno trasferito tonnellate di oro fisico dalla Svizzera agli Stati Uniti. Ora, a quanto pare, il prezioso metallo sta facendo il percorso inverso e sta ritornando in Svizzera. Prima di spiegare il perché vediamo cosa ha spinto gli operatori a far rientrare grosse quantità di oro fisico negli Stati Uniti.

Lo scorso dicembre, prima dell’insediamento di Donald Trump, le esportazioni di oro dalla Svizzera verso gli Stati Uniti hanno raggiunto oltre 64 tonnellate. Un vero record che non si registrava dal 2022 con un aumento di 11 volte rispetto a novembre. Le ragioni di tale importazione di massa è da attribuire al timore che il neo presidente Trump imponesse dazi sul commercio dell’oro una volta entrato in carica. Il timore che i dazi potessero colpire le importazioni di oro dall’estero ha spinto gli operatori a conservare l’oro fisico negli Stati Uniti, in modo che, una volta entrate in vigore le tariffe, le scorte già presenti sul territorio non venissero penalizzate.

Gran parte di queste importazioni sono avvenute proprio dalla Svizzera, paese principale produttore di lingotti d’oro al mondo. Ora che non ci sono timori di dazi, perché il prezioso metallo è stato considerato esente, ecco che la grossa quantità di oro fisico sta facendo il percorso inverso ritornando in Svizzera.

Perché Trump non impone dazi sull’oro

Il motivo per cui Donald Trump non impone dazi sull’oro è legato anche all’impossibilità di avviare improvvisamente una produzione interna significativa negli Stati Uniti. Nessuno può semplicemente scoprire o creare dal nulla un giacimento d’oro nel territorio americano.

L’oro è inoltre esente da dazi in quanto considerato una merce monetaria. A differenza dei metalli industriali o dei beni a uso produttivo, l’oro svolge un ruolo specifico all’interno del sistema finanziario globale: viene impiegato principalmente come investimento, come riserva di valore e come strumento di copertura contro le fluttuazioni valutarie.

Perché l’oro sta tornando in Svizzera

La decisione di riportare l’oro nel paese elvetico è da attribuire al fatto che la Svizzera è considerata un paese neutrale con un quadro giuridico stabile e svolge un ruolo centrale nel commercio mondiale dei metalli preziosi. Insomma è una cassaforte sicura per l’oro.

Tra le altre ragioni della scelta della Svizzera troviamo gli attuali disordini geopolitici e i nuovi conflitti commerciali. Secondo gli analisti, banche, gestori patrimoniali e investitori istituzionali preferiscono conservare il loro oro in luoghi considerati particolarmente sicuri. In questo contesto di tensioni mondiali, la Svizzera si conferma una destinazione privilegiata: i suoi giacimenti sono all’avanguardia e le raffinerie di metalli preziosi operano ai massimi livelli, consolidando la posizione del paese come leader mondiale nel settore della lavorazione dell’oro.

Una parte dell’oro rimarrà probabilmente nel paese elvetico per essere immagazzinata, mentre un’altra parte verrà rielaborata ed esportata. La scelta di riportare l’oro in Svizzera rafforza anche la posizione della nazione elvetica che si conferma luogo sicuro per lo stoccaggio e gode di grande fiducia in tutto il mondo.

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# Oro

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