Si intensifica la collaborazione tra Toyota e Suzuki. Con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione in tema di guida autonoma iniziata nel 2016, le due case automobilistiche hanno annunciato l’acquisto di partecipazioni incrociate.
Comparto auto in fermento. Le numerose sfide che l’automotive si trova a fronteggiare, basti pensare ai nuovi limiti per le emissioni, alla guida autonoma, all’elettrificazione dei motori, impongono alle case automobilistiche una più stretta collaborazione.
È in quest’ottica che va letta l’operazione Toyota-Suzuki. Dopo aver iniziato a collaborare in tema di guida autonoma dal 2016, le due case automobilistiche nipponiche, nell’ottica del rafforzamento della partnership, hanno annunciato l’acquisto di partecipazioni incrociate.
Toyota-Suzuki: queste le ragioni dell’alleanza
“Con l’obiettivo di sviluppare e promuovere una partnership di lungo termine tra le due società –riporta una nota di Toyota- è previsto un acquisto delle rispettive azioni”.
L’alleanza tra le due case automobilistiche, rafforzata da un accordo siglato lo scorso 20 marzo, prevede lo “sviluppo congiunto di prodotti e una collaborazione nella produzione e nella fornitura reciproca di prodotti”.
L’obiettivo è di unire
“la forza di Toyota nelle tecnologie di elettrificazione e quella di Suzuki nelle tecnologie destinate ai veicoli compatti”.
Toyota-Suzuki: i dettagli dell’accordo
Toyota acquisterà 96 miliardi di yen, pari a circa 820 milioni di euro, di azioni Suzuki (4,9% del capitale) mentre quest’ultima si è impegnata ad acquisire sul mercato 48 miliardi di yen di titoli Toyota (0,2% del capitale).
Le acquisizioni saranno realizzate una volta ricevuta l’approvazione delle autorità competenti.
Accordo Toyota-Suzuki: consolidamento unica via
La decisione è motivata dalla necessità di accelerare lo sviluppo di soluzioni per la guida autonoma. Nel settore, la via del consolidamento è ritenuta l’unica che permetterà alle case automobilistiche di accelerare i piani di sviluppo e di far fronte ad investimenti particolarmente massicci.
Anche nell’ambito delle nuove direttrici in tema di rispetto dell’ambiente, i due costruttori puntano a raggiungere un livello di sviluppo sostenibile, “superando le attuali sfide che il settore auto si trova a fronteggiare tramite la creazione e il rafforzamento della cooperazione”.
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