A causa di lavori che ora potrebbero slittare, il traforo del Monte Bianco rischia di restare chiuso per 15 settimane l’anno fino al 2040: i costi e le strade alternative.
Traforo Monte Bianco chiuso, c’è la possibilità di uno slittamento dell’inizio dei lavori. Questa è la grande novità delle ultime ore, vista la concomitante frana che in Savoia ha messo fuori uso il traforo del Fréjus al passaggio dei mezzi pesanti: il rischio infatti sarebbe quello di mandare nel caos il trasporto internazionale lungo la direttrice Italia-Francia.
Al momento però non ci sarebbero comunicazioni ufficiali in merito a un possibile posticipo dell’inizio dei lavori che, da calendario, inizieranno alle ore 17:00 di lunedì 4 settembre determinando la chiusura totale del traforo del Monte Bianco.
L’apertura di questo cantiere è nota da tempo e sarà una sorta di test: se i lavori previsti nel 2023 e riguardanti un tratto di 600 metri dovessero rivelarsi efficaci, lo stesso metodo sarà replicato anche nei prossimi anni visto la mission è quella di ammodernare tutti gli 11,2 chilometri del traforo inaugurato nel lontano 1965.
Il traforo del Monte Bianco è uno dei principali collegamenti stradali tra l’Italia e la Francia e, secondo una stima fatta da Confindustria, la sua chiusura porterà a una diminuzione del 5,4% del Pil di Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria: un conto salatissimo, pari a 11 miliardi.
Traforo Monte Bianco chiuso: i tempi dei lavori
A meno di uno slittamento a causa della frana che ha interessato il traforo del Fréjus, i lavori di ammodernamento del traforo del Monte Bianco inizieranno lunedì 4 settembre e cesseranno lunedì 18 dicembre.
In queste 15 settimane il traforo del Monte Bianco resterà completamente chiuso al traffico, con i lavori che avranno un costo pari a 50 milioni; la scelta del periodo autunnale non è casuale visto che è quello di minor utilizzo del tratto autostradale.
Se il cantiere-test dovesse dare i risultati sperati, il cronoprogramma dei lavori prevede una chiusura, sempre di 15 settimane e sempre nello stesso periodo, nei prossimi 18 anni ovvero fino al 2040.
L’opera di ammodernamento del traforo di Monte Bianco sarà lunga e complessa, con i lavori che saranno resi ancor più complicati - e lunghi - a causa dell’utilizzo dell’amianto quando è stato costruito tra gli anni ‘50 e ‘60.
Traforo del Monte Bianco chiuso: i percorsi alternativi
La frana che ha interessato il traforo del Fréjus con anche altre strade nella zona francese che sono al momento bloccate, ha complicato i piani del Geie-Tmb, il gestore italo-francese del tunnel del Monte Bianco.
“Rimaniamo in attesa che la concessionaria francese del traforo del Fréjus interessata dalla frana concluda le proprie valutazioni in merito ai tempi della riapertura, per poi trarre le nostre conclusioni - ha spiegato Riccardo Rigacci del Geie-Tmb -. Al momento non sono state assunte decisioni e non abbiamo variato i nostri programmi. Il Frejus assorbe il 90% del traffico pesante del Monte Bianco. Perciò, se non dovesse riaprire prima del 4 settembre, ci sarebbe il rischio di paralisi”.
Al momento gran parte del traffico si è riversato proprio sul traforo del Monte Bianco che, se da lunedì dovesse chiudere, manderebbe di fatto in tilt l’intera rete viaria della zona.
Il traforo del Frejus infatti è uno dei percorsi alternativi indicati quando chiuderà il traforo del Monte Bianco, con l’altro che è rappresentato dal tunnel del Grande San Bernardo ma, volendo, si può passare anche per il colle del Piccolo San Bernardo che conduce ad Albertville.
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