Tredicesima detassata già nel 2023 e taglio dell’Irpef nel 2024, come cambia lo stipendio

Patrizia Del Pidio

23 Agosto 2023 - 09:34

Per ridurre la pressione fiscale che grava sui lavoratori e sulle buste paga le ipotesi al vaglio sono diverse e una prevede la detassazione della tredicesima già da quest’anno.

Tredicesima detassata già nel 2023 e taglio dell’Irpef nel 2024, come cambia lo stipendio

Per comprendere quelle che saranno le intenzioni del Governo per quel che riguarda la riforma fiscale, molto probabilmente non è necessario attendere la Legge di Bilancio poiché per la detassazione della tredicesima potrebbe esserci un provvedimento apposito che la attui già dal 2023.

Sicuramente la Legge di Bilancio conterrà tutte le novità che riguardano i tagli dell’Irpef che, però, potrebbero essere vanificati dal termine del taglio del cuneo fiscale che durerà fino a dicembre 2023. E proprio questo è un nodo cruciale di cui l’esecutivo deve tenere conto sia nell’attuazione delle riforma fiscale che in ciò che conterrà la Legge di Bilancio, visto che i lavoratori potrebbero non vedere nessun beneficio dalla rimodulazione dell’Irpef. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire cosa potrebbe succedere.

I piani del Governo sul taglio delle tasse

Come ormai è ben chiaro l’obiettivo principale del Governo è arrivare alla flat tax per tutti, si tratta però di un piano a lungo termine che si potrà raggiungere solo entro la fine della legislatura e che richiede degli step intermedi.

Proprio uno dei primi passi che dovrebbero avvicinare alla flat tax, però, è la rimodulazione e riduzione delle aliquote e scaglioni Irpef che dovrebbero essere attuati, risorse permettendo, già dal prossimo anno. L’ipotesi è quella di far scendere gli attuali quattro scaglioni a tre per ridurre la pressione fiscale su tutti i lavoratori eliminando l’aliquota del 25% e accorpando primo e secondo scaglione sotto l’aliquota del 23%.

Si tratta di una scelta che non dovrebbe avere, tra l’altro, neanche un costo troppo eccessivo ma non sarebbero eccessivi neanche gli effetti sulle buste paga visto che con redditi da 20 mila euro circa si avrebbero sgravi di circa 15 euro al mese che salirebbero al crescere del reddito per raggiungere il picco per redditi da 28.000 euro (circa 21 euro al mese).

Un intervento che non aiuta

Si tratta sicuramente di un primo passo, ma certamente non è la riforma che fa la differenza nell’aiutare i redditi medio bassi che non riescono ad arrivare a fine mese. Se a questa misura si sommasse anche il taglio del cuneo fiscale già in atto del 7% per redditi fino a 25.000 euro e del 6% per redditi fino a 35.000 euro, probabilmente sarebbe più corposa.

Il taglio al cuneo fiscale, però, è stato previsto solo fino a dicembre e se si volesse confermarlo anche per il prossimo anno servirebbero ulteriori risorse. Se anche il taglio al cuneo fiscale fosse riconfermato così come è adesso, nel 2024 le buste paghe dei lavoratori cambierebbero ben poco e proprio in questo senso si pensa di sfruttare l’altra misura contenuta nella delega fiscale, la detassazione della tredicesima.

Detassazione della tredicesima fin da subito

La delega fiscale prevede ladetassazione della tredicesima che, attualmente, è sottoposta a tassazione ordinaria. Si pensa ad un’imposta sostitutiva al 15% per la mensilità aggiuntiva che permetterebbe ai redditi più bassi di mettere nel portafogli, almeno per il mese di dicembre, una somma maggiore.

Il problema principale è che se la detassazione della tredicesima fosse inserita nella Legge di Bilancio sortirebbe i suoi effetti solo da dicembre 2024 e proprio per questo si sta pensando di anticipare questa misura già da quest’anno, per permettere ai lavoratori di avere la tredicesima detassata già dal prossimo dicembre.

Ovviamente è necessario trovare le coperture che potrebbero essere reperiti nei soldi stanziati e non spesi per finanziare misure che sono costate meno del previsto (come ad esempio l’assegno unico sul quale il Governo ha risparmiato lo scorso anno circa un miliardo e mezzo).

Se si riuscisse nell’intento di detassare la tredicesima già dal 2023 si avrebbe si raggiungerebbe un duplice obiettivo: mettere qualche soldo in più nelle buste paga dei lavoratori fin da subito e spingere i consumi nel periodo natalizio, cosa che potrebbe servire, in parte, anche a far ripartire leggermente l’economia italiana.

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