UniCredit: dopo trimestrale e semestrale le azioni societarie sono inevitabilmente finite sotto i riflettori
La trimestrale di UniCredit e le azioni societarie protagoniste indiscusse della mattinata odierna.
Come previsto dal calendario aggiornato di Borsa Italiana l’istituto di Mustier ha reso noti i risultati di periodo nelle prime ore di oggi, giovedì 6 agosto, cosa che ha reso indispensabile il monitoraggio del titolo nella penultima seduta della settimana.
Dai ricavi all’utile netto, i dati della trimestrale di UniCredit hanno riportato le azioni societarie sotto i riflettori.
Azioni UniCredit in focus: i dati della trimestrale
Dai conti del 2° trimestre è emerso un calo dei ricavi (-7,7% su base annua e -4,8% su base congiunturale) che si sono così attestati a quota 4,2 miliardi di euro viste le misure restrittive e i lockdown nei mercati core dell’istituto.
Il margine di interesse ha toccato i €2,4 miliardi, scendendo così di 4 punti percentuali sui primi tre mesi dell’anno, mentre le commissioni si sono ridotte dell’11,8% (a/a) a €1,4 miliardi.
Dalla trimestrale di UniCredit è emersa anche la flessione dei costi operativi (-2% t/t e -0,2% a/a), mentre per l’anno finanziario 2020 la società ha previsto l’assorbimento di costi addizionali per COVID tramite i risparmi del gruppo.
L’utile netto sottostante si è attestato a 0,5 miliardi di euro, in calo rispetto al miliardo del pari periodo 2019, ma tutte le divisioni (eccetto Commercial Banking Austria) sono tornate alla redditività.
Le azioni UniCredit oggi hanno dovuto affrontare anche un CET1 ratio fully loaded al 13,85%, un liquidity coverage ratio al 173% e anche un CET1 MDA buffer fully loaded di 481 pb (oltre il target di 200-250 pb).
Il rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti lordi è migliorato al 4,8% stando a quanto riportato dalla banca, che ha inoltre precisato:
“la politica di distribuzione del capitale prevista di Team 23 sarà re-introdotta a partire dal 2021 per il FY20; il 50 per cento dell’utile netto sottostante sarà distribuito agli azionisti; impegno a restituire gradualmente il capitale in eccesso sopra la parte alta del target di 200-250 pb del CET1 MDA buffer”.
I conti di periodo hanno permesso all’azienda di confermare la guidance per l’anno finanziario 2021, che sarà archiviato con un utile netto sottostante tra i €3 e i €3,5 miliardi e un RoTE sottostante tra il 6% e 7%.
Sia le previsioni per il futuro prossimo dell’istituto che i dati della trimestrale hanno reso le azioni UniCredit le protagoniste indiscusse della mattinata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA