Unicredit ha alzato il velo sui conti economici del terzo trimestre: tutti i dati della trimestrale del gruppo bancario.
Trimestrale Unicredit: il gruppo bancario ha pubblicato i conti del terzo trimestre, svelando i risultati economici anche dei primi nove mesi dell’anno.
L’utile netto del periodo giugno-settembre 2020 ha ampiamente superato le attese, attestandosi a 680 milioni di euro contro i 334 stimati dagli analisti.
Nonostante alcune flessioni dovute al calo di attività verificatosi soprattutto nella prima parte dell’anno segnata dal lockdown, le prospettive restano soddisfacenti per la società.
Mustier ha commentato la trimestrale con parole ottimistiche: “Siamo in linea per conseguire il nostro obiettivo di utile netto sottostante superiore a 0,8 miliardi di euro per il 2020 e confermiamo il nostro target tra 3 e 3,5 miliardi per il 2021”.
Intanto, le azioni Unicredit stanno scambiando a 6,95 euro, con un ribasso dello 0,88% dopo un’apertura al rialzo di oltre 1,3%.
Unicredit: tutti i conti del terzo trimestre 2020
La società bancaria ha archiviato il terzo trimestre con ricavi a 4,35 miliardi di euro, registrando un calo del 7,4% rispetto al risultato dello stesso periodo del 2019 (4,7 miliardi). In confronto con il trimestre precedente si è evidenziato un aumento del 4,4%.
Per quanto riguarda l’utile netto, sono stati registrati 680 milioni di euro, mostrando un calo rispetto agli 1,18 miliardi del terzo trimestre del 2019.
Il risultato netto di gestione è diminuito del 28,9% al valore di 1,2 miliardi di euro rispetto al dato precedente di 1,69 miliardi a seguito anche di rettifiche su crediti per circa 741 milioni.
Nei tre mesi di riferimento, il margine di interesse è stato pari a 2,3 miliardi di euro, “in calo del 3,8 per cento trim/trim a causa dei minori volumi di finanziamento, dell’effetto combinato dei prestiti garantiti dallo stato e del forte calo dell’Euribor, parzialmente compensato dal riprezzamento dei depositi nella CEE”.
I proventi da attività di negoziazione hanno registrato un valore di 455 milioni di euro e i costi operativi sono stati più bassi del previsto, attestandosi a 2,410 miliardi di euro.
Nei nove mesi del 2020, Unicredit ha registrato ricavi pari a 12,9 miliardi di euro, con un calo del 7,8% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Le attività finanziarie totali del gruppo sono state pari a 717 miliardi di euro a fine settembre 2020, con un +2,4% rispetto al trimestre precedente.
Le esposizioni deteriorate lorde hanno avuto una diminuzione del 21% rispetto al valore del 2019 e del 4,1% in confronto al trimestre precedente, attestandosi a 22,7 miliardi di euro. Positivo anche il rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti lordi al 4,7%, dal 4,8% del trimestre precedente.
Il Cet 1 Fully Loaded ha evidenziato un 14,41% a fine settembre e l’Mda buffer, il livelo di liquidità sopra il minino richiesto dalla BCE, è aumentato a 538 punti base (5,38%), balzando di 286 punti anno su anno e di 58 punti sul trimestre precedente. Si trova, quindi, al di sopra dell’obiettivo di 200-250 punti base previsto dalla guidance.
Unicredit intende distribuire la liquidità oltre i 250-300 punti base agli azionisti dal 2021.
Unicredit conferma politica dei dividendi
Nel presentare la trimestrale, Unicredit ha confermato la politica dei dividendi. Nello specifico, le parole di Mustier sono state indirizzate all’impegno di:
“ripristinare la nostra politica di distribuzione del capitale prevista in Team 23, che abbina alla distribuzione del 50% degli utili netti sottostanti, da realizzarsi con un mix di dividendi in contanti e riacquisto di azioni, la distribuzione graduale, a partire dal 2021, del capitale in eccesso, soggetta a ricevere il via libera regolamentare”
Si stima una cedola in contanti pari al 30% dell’utile netto più un 20% per riacquistare azioni proprie.
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