Lo scandalo dei diamanti fa tremare il sistema bancario: Banco BPM ha messo all’angolo tre dirigenti di alto livello. L’istituto ha truffato Vasco Rossi?
La truffa dei diamanti sta avendo nuove ripercussioni su Banco BPM.
Lo scandalo è finito sulle prima pagine dei giornali qualche giorno fa, quando finalmente si è tentato di fare chiarezza su quel raggiro che ha coinvolto 70 indagati e ben 5 istituti di credito e che è stato condotto ai danni di ignari risparmiatori più e meno famosi: anche Vasco Rossi è caduto nella trappola proprio a causa di Banco BPM.
Stando a quanto emerso dalle indagini, la truffa dei diamanti si sarebbe consumata tra il 2012 e il 2016 grazie a due Spa, Intermarket Diamond Business (IDB) e Diamond Private Investment (DPI), che allora iniziarono a vendere pietre preziose tramite l’ausilio di diversi istituti di credito.
Tra le banche coinvolte nello scandalo dei diamanti troviamo: MPS, Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banca Aletti e Banco BPM. È stata proprio quest’ultima a finire sotto i riflettori nelle ultime ore.
Truffa diamanti: Banco BPM sospende 3 alti dirigenti
Dopo l’esplosione dello scandalo, la Procura di Milano ha preferito procedere con sequestri preventivi per un totale di 700 milioni di euro ai danni dei cinque istituti di credito coinvolti.
Banco BPM ha però deciso di fare di più e, dopo l’ok del Consiglio di amministrazione, ha comunicato la sospensione cautelare di tre dirigenti:
- Maurizio Faroni: direttore generale;
- Pietro Gaspardo: ex responsabile marketing (legami con l’ex Banco Popolare);
- Angelo Lo Giudice: ex responsabile compliance (legami con l’ex Banco Popolare).
Ma non è finita qui. Per affrontare consapevolmente lo scandalo derivante dalla truffa dei diamanti, Banco BPM ha accantonato 300 milioni a fondo rischi e ha istituito una struttura ad hoc composta da 100 funzionari e incaricata di affrontare le possibili cause (e i relativi risarcimenti) intentate dai risparmiatori truffati.
La truffa a Vasco Rossi
Il raggiro si è consumato in modo molto semplice: i truffatori hanno gonfiato artificialmente il prezzo delle pietre preziose e le hanno successivamente rivendute a ignari clienti e risparmiatori.
Secondo le ultime notizie di stampa sarebbe stato proprio Banco BPM a proporre a Vasco Rossi questo “redditizio” investimento in diamanti. Il rocker di Zocca avrebbe acquistato tramite IDB diversi diamanti attraverso tre bonifici effettuati tra l’estate del 2009 e l’autunno del 2011:
- 20 luglio 2009: €1,043 milioni
- 22 marzo 2010: €520.000
- 14 ottobre 2011: poco più di €1 milione.
La truffa dei diamanti, insomma, non ha risparmiato davvero nessuno e ha assunto delle dimensioni tali da imporre agli istituti coinvolti, Banco BPM compreso, di affrontare lo scandalo con le relative precauzioni.
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