Il Tribunale di Arezzo si è appena espresso sul caso Banca Etruria: 4 condannati e 10 assolti
4 funzionari condannati per truffa e 10 assolti. È quello che è emerso dalla sentenza del tribunale di Arezzo, chiamato oggi a esprimersi sul caso Banca Etruria e sulle accuse di truffa all’Istituto.
La linea conclusiva della vicenda - almeno per il momento - ha visto come spettatori particolarmente interessati le vittime del cosiddetto decreto salvabanche, con al centro quindi le obbligazioni emesse nel 2013 e poi azzerate nel 2015, a seguito dell’approvazione proprio del suddetto decreto.
È stato compito del giudice Angela Avila leggere il dispositivo finale, riguardante i 13 imputati. Cinque dipendenti della banca e quattro dirigenti sono stati assolti; per loro - dice la sentenza - il fatto non sussiste.
Quattro invece i condannati, tutti dipendenti di Banca Etruria. Per loro 10 mesi di carcere con la ’non menzione’; il giudice ha cioè ordinato in sentenza che non sia fatta menzione della condanna.
Truffa Etruria: 4 condanne e 9 assoluzioni
Sono Luca Scassellati, Federico Baiocchi Di Silvestri, Samuele Fedeli e Luigi Fantacchiotti i 4 dirigenti assolti con formula piena dalla sentenza pronunciata solo pochi minuti fa.
Per tutti loro l’accusa era di istigazione alla truffa; nello specifico, avrebbero coordinato operazioni di convincimento dirette alla clientela, senza le giuste informazioni sui rischi ai quali andavano incontro.
Spacciando le obbligazioni per estremamente sicure, avrebbero così portato avanti un vero e proprio sistema di premi/punizioni, con obiettivo ultimo la vendita e il conseguenze acquisto dei titoli.
Il pubblico ministero, Julia Maggiore, aveva chiesto condanne che andavano dagli 1 fino ai 3 anni e mezzo di carcere, ma il giudice Angela Avila non ha accolto la tesi della procura.
Nella mattinata diversi ex risparmiatori della banca avevano manifestato il loro sdegno all’esterno del tribunale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA