Le quotazioni di Intesa Sanpaolo ieri hanno dato vita a un doppio massimo di breve periodo. Vediamo quali sono i livelli da monitorare per impostare una strategia con i Turbo Certificates di BNP Paribas
Nella seduta di ieri, i prezzi di Intesa Sanpaolo sono stati frenati dalla resistenza di breve periodo a 2,275 euro, lasciata in eredità dai top del 17 ottobre scorso, dove hanno formato un double top di breve periodo.
Intesa Sanpaolo, grafico giornaliero
Dopo il forte rialzo avuto dalla seconda metà di agosto 2019, la figura di reversal menzionata prima potrebbe calmierare gli animi dei compratori, i quali hanno effettuato numerose rottura di livelli tecnici rilevanti, come quello statico a 2,188 euro e della linea di tendenza disegnata con i massimi del 20 maggio e del 13 settembre 2019.
In questo quadro, sembra che i corsi abbiano bisogno di prendere respiro prima di mettere a segno un’altra gamba ascendente: a tal proposito, nel caso in cui le quotazioni si dovessero portare al di sotto della trendline citata precedentemente e della neckline del doppio massimo di breve, si potrebbero verificare una serie di prese di profitto fino a quota 2,126 euro, dove transita il livello dinamico ottenuto collegando i lows del 13 agosto a quelli dell’8 ottobre 2019.
Da un punto di vista operativo, si potrebbero valutare delle strategie short di brevissimo periodo, tenendo bene in mente come i prezzi siano ancora inseriti in uptrend.
Strategie operative su Intesa Sanpaolo
Visto quanto emerso dall’analisi tecnica, si potrebbero valutare strategie di matrice short da 2,245 euro. Lo stop loss sarebbe identificabile a 2,296 euro, mentre l’obiettivo principale a 2,189 euro. Un target più ambizioso è invece localizzato a 2,17 euro. Per questo tipo di operatività, il Certificato Turbo Short di BNP Paribas con ISIN NL0013882749 e leva 4,22 si adatta particolarmente bene.
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