Le quotazioni di Enel hanno formato una figura nota in analisi tecnica come Engulfing, senza riuscire a superare i massimi storici
Dopo un movimento ascendente particolarmente intenso, i prezzi di Enel potrebbero essere giunti in una zona capace di attirare i venditori.
Enel, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Le quotazioni sono riuscite a recuperare interamente quanto perso da inizio 2018, senza però essere in grado di superare l’area dove sono localizzati i massimi risalenti all’8 dicembre 2017, a 5,585 euro. In quella zona, infatti, i corsi hanno dato vita ad un pattern di bearish Engulfing.
A corroborare la validità di questo modello di inversione si inserisce una divergenza di inversione sull’RSI settato a 14 periodi. Questi elementi, uniti alla fase di ipercomprato dell’oscillatore, metterebbero in difficoltà l’uptrend, soprattutto nel caso in cui le quotazioni dovessero scendere al di sotto di 5,33 euro, dove verrebbe violata la linea di tendenza che sostiene i minimi del 6 a quelli del 10 dicembre 2018.
Sebbene il trend resti rialzista, sembra essere giunto il momento che gli acquirenti prendano respiro, facendo iniziare delle prese di beneficio che potrebbero andare al test della soglia psicologica a 5 euro.
Strategie operative su Enel
Visto quanto emerso dall’analisi, la struttura grafica suggerisce l’implementazione di strategie di matrice short di breve periodo da 5,446 euro. Lo stop loss andrebbe posto a 5,65 euro, mentre l’obiettivo finale a 5,24 euro. Un target più ambizioso sarebbe invece individuabile a 5,06 euro. Per questo tipo di operatività, si presta bene il certificato Turbo Short di BNP Paribas di ISIN NL0013409394 e leva 4,06
Nel caso in cui i corsi dovessero riprendere vigore arrivando al livello di stop loss prima di colpire quello di ingresso, questa operazione verrebbe invalidata.
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