Nella seduta di ieri, le quotazioni di Mediobanca sono riuscite a creare un pattern di Pin bar a ridosso di una coriacea area supportiva. Impostiamo l’operatività con i Turbo Certificates di BNP Paribas
Dopo aver segnato i minimi dall’8 ottobre 2019, le azioni Mediobanca hanno tentato di reagire ieri, formando un pattern di Pin bar.
Mediobanca, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
A sostenere le velleità rialziste è stato principalmente il livello statico lasciato in eredità dai massimi del 15 aprile 2019: durante lo scorso anno questa zona di concentrazione di domanda, a 9,666 euro, ha sempre costituito un importante supporto o resistenza.
Per i corsi, è importante che si verifichi la tenuta dell’attuale area, in modo da confermare il solido uptrend in atto. Nello specifico, può venire considerata come un segnale positivo la rottura della linea di tendenza che unisce i top del 5 novembre e 13 dicembre 2019.
Se ciò dovesse accadere, vi sono buone possibilità di assistere ad una ripartenza delle quotazioni verso 10,555 euro in primis. Su tale prezzo verrebbe infatti effettuata la chiusura del gap down aperto dal 18 novembre 2019.
Al contrario, discese al di sotto di 9,666 euro permetterebbero ai venditori di incrementare la loro pressione verso 9,475 euro, dove transita la media mobile semplice a 200 giorni, e successivamente sulla soglia psicologica a 9 euro. Su questa zona passa l’importante trendline ottenuta collegando i lows del 2 gennaio a quelli del 4 febbraio 2019.
Strategie operative su Mediobanca
Da un punto di vista operativo, si potrebbero valutare strategie di natura long in caso di superamento da parte dei corsi di 9,860 euro. Lo stop loss sarebbe individuabile a 9,53 euro, mentre l’obiettivo principale a 10,34 euro. Il target finale andrebbe invece posto a 9,48 euro.
Per questo tipo di operatività, si adatta particolarmente bene il certificato Turbo Long di BNP Paribas di ISIN NL0014083594 e leva 4,83.
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