Le quotazioni di Telecom Italia sono al test di un fondamentale supporto che, se violato, potrebbe attrarre nuovi venditori. Vediamo come impostare un’operatività in breakout sfruttando le potenzialità dei certificati Turbo Short di BNP Paribas
Ieri Telecom Italia è stata preda dei venditori: le quotazioni del titolo infatti hanno formato una barra negativa di estensione che li ha portati al test di un duplice supporto: il primo fornito dal livello statico lasciato in eredità dai minimi del 12 marzo scorso, mentre il secondo dalla linea di tendenza che collega i massimi del 7 a quelli del 19 marzo 2019.
Telecom Italia, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Negli scorsi giorni i prezzi non sono riusciti a portarsi al di sopra della media mobile semplice a 200 giorni, che resta ancora un solido ostacolo insieme alla resistenza posta a 0,5774 euro.
Se i supporti menzionati prima dovessero cedere, si potrebbe assistere ad un ritorno dei corsi in zona 0,4649 euro, dove effettuerebbero il pullback della trendline che collega i top del 7 a quelli dell’8 maggio 2018. Si deve inoltre considerare che a dispetto del forte rimbalzo iniziato lo scorso 23 gennaio, le quotazioni restano inserite in un forte downtrend.
Strategie operative su Telecom Italia
Si potrebbero valutare delle strategie di matrice short in caso di violazione di 0,5185 euro. Lo stop loss andrebbe inserito al di sopra di 0,5460 euro, area di transito della media mobile a 200 giorni, mentre l’obiettivo principale a 0,4883 euro. Il target sarebbe invece individuabile a 0,48 euro ad azione.
Per questo tipo di operatività, si potrebbero sfruttare le potenzialità del certificato Turbo Short di BNP Paribas con ISIN NL0013137367 e leva 3,09.
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