I prezzi di Unicredit hanno dato vita ad un modello assimilabile a un doppio minimo. In caso di prese di forza da parte delle quotazioni, si potrebbero tornare a valutare delle strategie di natura rialzista con i Turbo Certificates di BNP Paribas
Da marzo 2020, le quotazioni di Unicredit hanno iniziato una fase laterale in zona di minimi storici, che gli ha permesso di dare vita ad un modello assimilabile ad un doppio minimo.
Unicredit, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
I prezzi restano inseriti in un downtrend piuttosto intenso, peggiorato con la rottura dei livelli statici a 11,798 euro e 9,791 euro, con quella della media mobile semplice a 200 giorni e con quella della linea di tendenza che unisce i minimi del 13 agosto e 7 ottobre 2019.
Per assistere ad un recupero di forza dei corsi, si dovrebbe attendere un segnale di forza oltre i 7 euro: nel caso in cui il movimento ascendente dovesse estendersi oltre gli 8,91 euro poi, la figura menzionata prima verrebbe attivata. In questo senso, l’obiettivo degli acquirenti sarebbe calcolato a 11,42 euro.
A corroborare l’ipotesi di una ripresa di forza da parte dei compratori è anche l’ipervenduto registrato dall’RSI settato a 14 periodi.
Un nuovo impulso discendente sarebbe invece più probabile nel caso in cui i prezzi dovessero scendere al di sotto del supporto a 6,42 euro, espresso dai minimi del 16 marzo 2020.
Strategie operative su Unicredit
Da un punto di vista operativo, si potrebbero valutare strategie di natura long da 7 euro, con stop loss identificabile a 6,28 euro e obiettivo principale a 7,80 euro. Il target finale sarebbe invece localizzato sulla soglia psicologica degli 8 euro.
Per questa strategia operativa, si adatta il certificato Turbo Long di BNP Paribas con ISIN NL0014787681 e leva 3,96.
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