I prezzi di Unicredit restano inserite in un downtrend piuttosto intenso. Vediamo una possibile strategia operativa con i Turbo Certificates di BNP Paribas
Nelle scorse sedute, le quotazioni di Unicredit sono scese verso la soglia psicologica degli 8 euro dopo essere state respinte dalla linea di tendenza che unisce i massimi del 10 a quelli del 25 marzo 2020.
Unicredit, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
La forza del ribasso in essere è stata piuttosto intensa, basti pensare che in appena quattro sedute è stato raggiunto il 50% del ritracciamento di Fibonacci disegnato dai minimi del 14 maggio ai massimi dell’8 giugno 2020.
In questo senso, se i venditori dovessero spingersi al di sotto del supporto a 7,685 euro, lasciato in eredità dai top del 7 aprile 2020, si potrebbe verificare un’ulteriore accelerazione verso il livello orizzontale a 6,42 euro, espresso dai lows del 16 marzo 2020.
La situazione attuale non sembra essere a favore del fronte rialzista: se si osserva l’RSI settato a 14 periodi infatti, si può notare una divergenza di continuazione bearish con il secondo punto in forte ipercomprato.
In questo senso, si potrebbe sfruttare il possibile riassorbimento del gap down dell’11 giugno scorso per tornare a guardare con favore a strategie di matrice short. Solo con un ritorno al di sopra dei 9,5 euro si avrebbe invece la possibilità di valutare strategie di natura long.
Strategie operative su Unicredit
Operativamente, si potrebbero sfruttare strategie di natura short in caso di ritorno da parte dei prezzi a 8,5 euro. Lo stop loss sarebbe localizzato a 9,53 euro, mentre l’obiettivo principale a 7,2 euro. Il target finale sarebbe invece individuabile a 7 euro.
Per questa strategia, si adatta il certificato Turbo Short di BNP Paribas con ISIN NL0014269953 e leva 2,24.
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