Le quotazioni del principale listino milanese sono in una fase di compressione da ormai sei sedute. Una violazione di 20.350 punti potrebbe portare i compratori a spingere i prezzi verso i 21.000 punti
Il FTSE Mib ha iniziato una fase laterale a ridosso della resistenza a 20.236,2695 punti. I corsi non sembrano intenzionati a fermare la loro ascesa iniziata lo scorso 2 gennaio, tanto che si è assistito solamente a poche e brevi correzioni.
FTSE Mib, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Il gap down lasciato aperto dallo scorso 8 ottobre ha calamitato i prezzi, che ora sono in difficoltà a ridosso della zona di concentrazione di offerta citata prima e della media mobile semplice a 200 giorni. I compratori non riescono a tornare al di sopra di questo algoritmo dal 25 maggio 2018.
Una spinta sopra questo livello, unita al breakout della linea di tendenza che collega i top del 14 a quelli del 15 giugno potrebbe essere interpretata come un segnale bullish molto importante, che farebbe prendere una struttura più solida a quello che al momento è considerato come un impulso correttivo in un contesto di downtrend di medio periodo.
È quindi importante che i compratori riescano a superare la fase di lateralità con una spinta sopra 20.350 punti, per poi giungere al test della coriacea soglia dei 21.000 punti.
Strategie operative sul FTSE Mib
Si potrebbero quindi valutare strategie di matrice long al superamento di 20.350 punti. L’obiettivo di questa operazione è quello di prendere la parte residua di un rimbalzo che sembra avere ancora dello spazio residuo. Lo stop loss andrebbe quindi posto a 19.900 punti, al di sotto della metà della candela di estensione del 15 febbraio 2019. L’obiettivo principale sarebbe invece localizzato a 20.950 punti, mentre un target più ambizioso a 21.050 punti.
Per sfruttare al meglio questo ipotetico impulso residuo si potrebbe utilizzare il certificato Turbo Long di ISIN NL0013138027 e leva 3,5.
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