Italia, i dati sulla crescita del turismo fanno ben sperare per l’economia del Paese: ma serve un progetto politico per consolidare e incrementare i risultati ottenuti.
I turisti di tutto il mondo sembra abbiano riscoperto la voglia d’Italia: secondo un’indagine della Coldiretti, infatti, il 2017 sarà un anno da record per il nostro Paese, almeno per quel che riguarda il turismo.
Il trend di crescita si preannuncia persino superiore a quello rilevato nei primi mesi dell’anno, quando più di 369 milioni di turisti internazionali hanno visitato l’Italia; un dato superiore a quello degli ultimi 12 anni con un incremento del 6% rispetto al 2016.
Un’ottima notizia per l’Italia perché il turismo è da sempre uno dei settori chiave della nostra economia e un incremento su questo fronte avrà ripercussioni anche sulla crescita del PIL.
Secondo le stime di Confesercenti, infatti, tra contributi diretti, indiretti e indotti, il turismo in Italia rappresenta l’11% totale del PIL del Paese. Investire sul turismo quindi sembra essere la strada da percorrere per risollevare l’economia italiana dopo le difficoltà degli ultimi anni.
Perché gli stranieri amano visitare l’Italia? Sia il report di Coldiretti, sia l’ultimo “Rapporto sul Turismo 2017” nato dalla collaborazione tra Unicredit e Touring Club Italiano sono utili per dare una risposta a questa domanda.
Analizzando i dati possiamo saperne di più sulle abitudini dei turisti, così da capire quali sono le mete preferite e le motivazioni che hanno riportato il nostro Paese tra le mete turistiche più ambite nel mondo.
Perché l’Italia è tra le mete turistiche più ambite del mondo?
Nella classifica stilata dall’Organizzazione Mondiale del Turismo (aggiornata al 2016) l’Italia è il quinto Paese al mondo per capacità attrattiva. L’industria turistica lo scorso anno ha ricavato 172,8 miliardi di euro (compreso l’indotto) e nel 2017 il dato è destinato persino a migliorare.
Dopo anni di calo il turismo in Italia è in netta ripresa e ciò fa ben sperare per il futuro dell’economia del Paese. Uno dei motivi per cui circa due stranieri su tre decidono di visitare l’Italia è dato dal patrimonio agroalimentare, ovvero dalla combinazione ambiente, cultura e buon cibo.
È la cultura mediterranea che piace ai turisti, come conferma la crescita del turismo anche in Paesi come Spagna e Grecia.
Non va sottovalutato poi l’impatto che l’allarme terrorismo sta avendo sulle abitudini dei turisti di tutto il mondo. Il nostro Paese è visto infatti come uno dei più sicuri dell’area europea, tant’è che gli stessi italiani quest’anno hanno deciso di non andare in vacanza fuori dai confini nazionali (il 78% del totale dei vacanzieri).
Il terrorismo ha influenzato specialmente la Francia che nonostante sia ancora al primo posto della classifica dei Paesi più visitati al mondo, nel 2014 ha subito un calo del turismo del 4%.
Ma non è tutto “oro quel che luccica”; il turismo in Italia è caratterizzato da un grande problema, quello dell’eccessiva concentrazione di turisti in alcune zone del Paese.
Nonostante il bel mare del Sud, infatti, le Regioni meridionali ricavano dal turismo la metà rispetto al Centro-Nord, dove ci sono città - come ad esempio Venezia e Roma - molto ambite dai turisti.
Ed è proprio il Veneto la Regione che nel 2016 è stata la più visitata, mentre il Lazio è quella dove i turisti hanno speso di più.
Per i ricavi derivanti dal turismo dobbiamo ringraziare principalmente la Germania, visto che il maggior numero di coloro che hanno visitato il nostro Paese sono tedeschi.
Il turismo potrebbe salvare l’economia italiana, ma il Governo non lo ha capito
Giovanni Ronca, Co-Responsabile delle attività di commercial banking per l’Italia di Unicredit, ha confermato che per il turismo del nostro Paese le “previsioni restano positive” anche per i prossimi anni.
Eppure, nonostante l’incredibile fonte di ricchezza che ogni anno si ricava da questo settore, il turismo in Italia continua ad essere sottovalutato.
Le politiche governative che si interessano di questo settore non sono molte ed i risultati ottenuti fino ad oggi sono merito del patrimonio culturale e ambientale del nostro Paese non di certo di un piano di investimenti messo in atto negli ultimi anni.
Come ricordato dal World Economic Forum in un report risalente allo scorso anno, l’Italia è uno dei Paesi più ambiti dai turisti grazie alla ricchezza di storia, alla qualità del cibo e alla varietà naturale, ma purtroppo le burocrazie e le inefficienze ne frenano la crescita che altrimenti sarebbe stata persino più forte di quella riscontrata in questi anni.
Ecco perché è molto importante che i prossimi governi mettano in atto un progetto turistico che possa valorizzare i nostri attrattori, consolidando nel tempo i risultati positivi ottenuti in questi mesi.
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