Le aspettative su Bce e Fed continuano a guidare i movimenti dei mercati azionari, obbligazionari e valutari a livello globale. Cosa sta succedendo oggi nelle Borse mondiali?
Bce e Fed protagoniste assolute dei mercati oggi. Le riunioni delle due banche centrali si avvicinano e gli investitori continuano a piazzare le loro scommesse sul tanto atteso taglio dei tassi di interesse.
Gli indici asiatici stanno archiviando una sessione più debole della precedente, con il Nikkei giapponese in rosso e i listini cinesi sopra la parità.
I trader gobali valutano con attenzione anche la prospettiva che l’eccezionale resilienza dell’economia Usa stia iniziando a scemare, mentre l’attività manifatturiera nella più grande potenza mondiale si indebolisce ulteriormente. I titoli del Tesoro si sono stabilizzati in Asia dopo che il mercato obbligazionario più grande del mondo è salito lunedì, in seguito ai dati che mostrano che l’attività industriale statunitense si è contratta a un ritmo più rapido.
Sullo sfondo, la riunione Bce tra due giorni dovrebbe sancire il cambio di rotta della politica monetaria in Eurozona, con la diminuzione del costo del denaro in arrivo.
Perché Bce e Fed guidano i mercati anche oggi?
Lunedì i rendimenti dei decennali statunitensi sono crollati di 11 punti base al 4,39% sulla scia di dati economici deboli che hanno spinto a scommettere su una Fed più propensa ai tagli dei tassi di interesse nei prossimi mesi.
“Il movimento più netto sul lungo termine è un segnale che è improbabile che i dati più deboli sul settore manifatturiero spostino il quadrante sui tagli dei tassi della Fed a breve termine, ma è forse un segnale della visione del mercato di tassi di interesse neutrali, mentre l’eccezionalismo economico degli Stati Uniti svanisce”, ha dichiarato martedì in una nota l’economista Jameson Coombs.
Ora ci sono 40 punti base di tagli dei tassi entro la fine del 2024, scontati nelle aspettative dei mercati finanziari, ha aggiunto.
In Europa, gli investitori si aspettano che giovedì la Bce diminuirà il tasso di deposito di 25 punti base al 3,75%. Tuttavia, nulla appare più così scontato.
Alcuni analisti e investitori stanno vacillando nelle loro aspettative per i tagli dei tassi quest’anno a causa dei dati economici forti e dei falchi della Bce. Mentre la maggior parte degli economisti prevede ancora riduzioni trimestrali dopo la mossa iniziale di questa settimana, alcuni ritengono che l’inflazione persistente, la rapida crescita dei salari e la produzione sorprendentemente robusta dell’Eurozona limiteranno l’allentamento monetario.
I funzionari più cauti temono che la riduzione dei costi di finanziamento in riunioni consecutive possa spingere i mercati a prendere questo ritmo come base di riferimento.
La coppia EUR/USD si mantiene leggermente al di sopra di 1,0900 in vista della sessione europea di oggi. La forza della principale coppia valutaria è determinata da una forte svendita del dollaro statunitense (USD).
L’indice del biglietto verde, che replica il suo valore rispetto alle sei principali valute, scivola ai minimi di quasi due mesi mentre il debole rapporto PMI manifatturiero ISM degli Stati Uniti per maggio approfondisce i timori di un rallentamento della crescita economica e allevia i rischi di un’inflazione persistente.
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